Il 2018 è stato un anno da record per la produzione Dop del Parmigiano Reggiano, cresciuto dell’1,35% rispetto all’anno precedente. In totale sono state prodotte 3,7 milioni di forme per 148mila tonnellate: disposte una a fianco all’altra coprirebbero la distanza che c’è tra Reggio Emilia e Londra e il loro peso equivarrebbe a 18 Torri Eiffel.
A presentare i dati economici del comparto, alla Borsa di Milano, è stato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano che raggruppa 330 caseifici produttori, insieme al vicepresidente Guglielmo Garagnani. “Oltre all’incremento in termini di produzione e export, il Parmigiano Reggiano sta vivendo un momento felice anche in termini di quotazioni con un +2% – ha detto il presidente – in particolare, nonostante ci sia stato un aumento di offerta di prodotto sul mercato, il prezzo ha tenuto e si è attestato intorno ai 10 euro al kg per il Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore”.
Un giro d’affari al consumo che vale 2,4 miliardi per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l’estero. L’Italia rappresenta oggi il 60% del mercato, contro una quota export del 40% (+5,5% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (11.333 tonnellate), seguito da USA (10.439 tonnellate), Germania (9.471 tonnellate), Regno Unito (6.940 tonnellate) e Canada (3.030 tonnellate). Se Francia e Regno Unito crescono (rispettivamente più 12,6% e più 2,2% ) la Germania frena (meno 4,4%) a causa della concorrenza dei prodotti similari. Al contrario, cresce il Canada (più 17,7%) che, grazie agli accordi CETA, conferma le previste opportunità di sviluppo. La conferenza stampa è stata l’occasione anche per riflettere sulle azioni che il Consorzio intraprenderà per guidarne la crescita.
La sfida è quella di collocare il prodotto a un prezzo remunerativo: nel 2019 si prevede infatti un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,75 milioni. Per fare crescere la domanda, il bilancio preventivo del Consorzio ha previsto un investimento in comunicazione pari a oltre 24 milioni destinati a sviluppare le vendite in Italia e all’estero.
“Stiamo guardando a nuovi mercati – ha detto Bertinelli – in modo particolare l’area del Golfo, quindi gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, Dubai, che il prossimo anno ospiterà Expo, ma anche il Libano, tutte aree dove il Consorzio fino al 2021 investirà oltre tre milioni in comunicazione”. Come ribadito da Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita “il marketing messo a punto dal Consorzio Parmigiano Reggiano ha voluto diffondere una cultura che poggia su due assi principali, quello della trasparenza e quello dell’autenticità che sono i due elementi che hanno contraddistinto l’azione del Parmigiano in questi anni. Le prossime sfide riguarderanno anche temi come Blockchain e Big Data”.