Chioschi Lunetta e Colle Aperto, Baschieri (Fi): “Primi anni affitto a canone zero”

MANTOVA – “Sono oramai due estati che i chioschi comunali realizzati nei quartieri di Lunetta e Colle Aperto sono abbandonati a se stessi è sembra impossibile trovare un concessionario in grado di gestirli e farli rivivere. E dire che il Comune ha investito decine e decine di migliaia di euro per realizzarli e metterli a norma con l’obiettivo di favorire l’aggregazione sociale in quartieri periferici dove i servizi e la socialità scarseggiano”. A denunciare la situazione è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Pier Luigi Baschieri

“Quello a Lunetta, in piazza dell’Unione Europea – prosegue Baschieri – è dotato addirittura di un impianto fotovoltaico per abbattere i costi energetici mentre quello di Colle Aperto, presso i giardini Berni, è stato recentemente riadattato per poi pubblicare un bando con un canone di locazione di soli 1.000 euro annui. Niente da fare, sembrano non appetibili in una città dove bar e ristoranti non mancano e negli ultimi anni hanno visto moltiplicarsi in modo esponenziale sospinti da una domanda sempre più in crescita e favorita dal turismo”.

“E’ evidente che in questa città ci sono chioschi di serie A e di serie B – denuncia Baschieri -la location fa la differenza. E’ sufficiente pensare che le strutture similari ubicate a Belfiore (Costa Brava) e sulla sponda del lago superiore (La Zanzara) sono oramai luoghi di ritrovo e di moda per tanti giovani, mentre quelli a Lunetta e Colle Aperto sono considerati fuori mano. Quello di Lunetta è diventato addirittura un dormitorio a detta dei residenti che hanno notato uno strano andirivieni di soggetti senza fissa dimora”.

Il consigliere Baschieri spiega di aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei residenti del quartiere ed è per questo che invita con una raccomandazione formale l’amministrazione comunale ed il sindaco Palazzi a mettersi all’opera sin da subito per pubblicare degli avvisi pubblici in grado di selezionare delle cooperative sociali in grado di impiegare personale anche svantaggiato per favorire l’apertura di questi chioschi.

Zero canoni d’affitto per i primi anni di gestione – suggerisce Baschieri – a patto che i soggetti del terzo settore siano veramente in grado di dimostrare l’inserimento lavorativo di persone che difficilmente sarebbero in grado di trovare una occupazione nel libero mercato del lavoro. Solo così saremo in grado di farli rivivere e non gettare al vento gli investimenti sostenuti sino ad ora”.