(Adnkronos) – “Non ho fatto nulla né per i Pili, né per la Reyer. Ci ho messo tutto me stesso in questo incarico e sono qui presente per una precisa scelta politica. Sento il dovere di rimanere in carica”, ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, leggendo una dichiarazione in risposta alle interrogazioni delle opposizioni che chiedono le sue dimissioni nel consiglio comunale straordinario di Venezia in corso a Mestre.
Fuori, una folla di oppositori commentava le dichiarazioni del sindaco seguendo i lavori dal maxischermo. “Brugnaro dimettiti”, è stato chiesto dalla platea al primo cittadino.
“Mr Ching l’ho incontrato nell’aprile 2016 col signor Lotti. Era Interessato a investite a Venezia. Ed è stato lui a chiedermi di vedere anche i documenti dell’area dei Pili”, ha detto ancora il sindaco indagato nell’inchiesta per corruzione insieme ad alcuni suoi collaboratori.
“Ho chiesto un’indagine interna sull’operato dell’ex assessore Renato Boraso. Intanto le sue deleghe le ho avocate a me – ha poi affermato Brugnaro mentre stava finendo di leggere la sua relazione – che dovevo ai cittadini per rassicurarli sulla continuità operativa del Comune”.
Alla fine della sua lunga relazione tutta la maggioranza consiliare si è alzata in piedi, applaudendo il sindaco. Il primo a prendere la parola per le opposizioni è stato il consigliere comunale Marco Gasparinetti (Terra Acqua 2020) il quale ha fatto notare al sindaco che “l’unica parola che non ha detto è ‘scusa'”.