MANTOVA – Sugli ulteriori fondi stanziati da Regione Lombardia per la Gronda Nord di Viadana interviene il consigliere regionale di minoranza del Pd Marco Carra: “Siamo felici – afferma – che dopo la nostra denuncia di immobilismo da parte della Regione sul completamento della Gronda Nord, la Regione stessa si sia svegliata e abbia, finalmente, stanziato le risorse mancanti per chiudere definitivamente questa partita. In questi lunghi mesi di silenzi ci siamo fatti interpreti delle esigenze del territorio: dal mondo economico a quello del lavoro, presentando ordini del giorno ed emendamenti in consiglio comunale a Viadana e in consiglio regionale. L’ultimo di questi l’abbiamo presentato in Regione alcune settimane fa durante la sessione di bilancio. Se sul piano formale c’è stato incomprensibilmente risposto in modo negativo, sul piano sostanziale la decisione di ieri ci dice che abbiamo fatto bene a insistere sull’opera”.
Marco Carra (Pd): “non era più tollerabile il disinteresse della Regione sulla Gronda Nord”
“Per i cittadini e le imprese – prosegue Carra – non era più tollerabile il disinteresse verso quest’opera. Ci sentiamo di dar ragione agli amministratori regionali quando sostengono che da decenni la si attendeva; infatti, da decenni governano la Lombardia e abbiamo accumulato un ritardo infrastrutturale vergognoso. Noi, però, così come abbiamo fatto per la Gronda Nord continueremo a batterci per il miglioramento delle condizioni del nostro territorio e a tener sveglia la Regione. Ora, ci auguriamo che i tempi per completare l’opera siano tempestivi e non si perda ulteriore tempo perché ne è stato perso fin troppo, prova ne è anche il fatto che nel giro di un paio d’anni l’amministrazione comunale di Viadana deve intervenire di nuovo con asfaltature su via Fenilrosso e via dei Tigli che non riescono a sostenere i volumi di traffico pesante bruciando continuamente risorse economiche che potrebbero essere destinate ad altre vie e strade comunali e sono da considerare come costi occulti che vanno ad aggiungersi al ritardo del mancato completamento della Gronda”.