(Adnkronos) – “La concorrenza è benvenuta”. All’annuncio di Flavio Briatore, che sbarcherà con il suo ‘Crazy Pizza’ anche a Napoli, Gino Sorbillo è orgoglioso di vedere un nuovo competitor nella terra natìa della Margherita. In un’intervista all’Adnkronos, il noto pizzaiolo partenopeo definisce “coraggiosa” la scelta di Briatore: “Mi auguro che Flavio, per il suo coraggio e per i costi sostenuti, riesca a trovare una fetta di clientela”.
Una sfida che, per Sorbillo, passa anche attraverso la sana concorrenza: “Io sono contento se gli imprenditori investono sulla città. Se Starbucks ha aperto le sue caffetterie e Briatore le sue pizzerie, sono tutti progetti ambiziosi che fanno bene alla città e invitano altri ad investire su Napoli”. “Altre forme di pizza non hanno attecchito a Napoli – prosegue Sorbillo – la napoletana invece ha avuto e continua ad avere un successo enorme anche lontano da qui. Fa bene pensare che a Napoli la pizza non debba essere solo quella napoletana”.
I prezzi però sono molto diversi rispetto alla tradizione: nei menù di Crazy Pizza, la margherita costa 17 euro, ma si arriva agevolmente sopra i 30 e fino ai 55 euro necessari per la pizza al tartufo o ai 68 per quella con il prosciutto Pata Negra: “Quello dei prezzi è stato l’unico motivo di polemiche, in passato, con Briatore”, spiega il pizzaiolo, che conferma come però i rapporti oggi siano cordiali. “Ma quello di Crazy Pizza non è solo cibo, ma anche spettacolo”.
“Esistiamo dal 1760, qui è nata la vera pizza Margherita l’11 giugno 1889. Possiamo mai temere la concorrenza di Flavio Briatore? Certo che no. Bravo manager, persona intelligente e capace ma l’arte del pizzaiolo napoletano è una cosa seria, non a caso per l’Unesco è patrimonio immateriale dell’umanità. Buon lavoro a Flavio, speriamo che resista nel tempo”. Così all’Adnkronos Paolo Pagnani, titolare dell’Antica pizzeria Brandi di Salita S.Anna di Palazzo, nel cuore di Napoli, commenta lo ‘sbarco’ nel capoluogo partenopeo di Briatore.
“Nulla contro Briatore, ci mancherebbe – tiene a precisare Pagnani – e non ho dubbi sulla qualità dei prodotti che i suoi pizzaioli utilizzeranno ma non temiamo la concorrenza del manager perché la nostra tradizione nell’arte della pizza ha radici antiche. Di sicuro i napoletani andranno al Crazy Pizza spinti dalla curiosità, perché fa moda, tanto per dire ‘sono stato da Briatore’, ci sta. Certamente non andranno per la pizza”. L’obiettivo del manager, secondo Pagnani “è solleticare interesse e creare una certa aspettativa nel pubblico. Ci siamo abituati ma non temiamo nulla, qui a Napoli è sbarcata anche la catena di caffè Starbucks ma vogliamo mettere la tazzina di caffè che da Gambrinus a piazza del Plebiscito si lavora come nell’Ottocento?” conclude.