(Adnkronos) – “Il turismo lavora prevalentemente quando altri settori sono chiusi, nulla di complicato, ci sono tante lavoratrici e tanti lavoratori che lavorano 365 giorni all’anno perché lavorano in attività che hanno necessità di stare sempre aperte. Stesso discorso per l’estate, condizionato anche dallo sviluppo dell’attività balneare”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Davide Guarini, segretario generale Fisascat Cisl. “In questo periodo – spiega – l’occupazione è quasi doppia, servono quindi maggiori attenzioni rispetto alla qualità del lavoro, altrimenti assistiamo a una disaffezione, in particolare da parte delle giovani generazioni, a lavorare in questi settori”.
“Noi – sottolinea il segretario generale Guarini – pensiamo sia utile ragionare su un ammortizzatore sociale speciale per questo settore. Questo serve anche per creare le condizioni perché ci sia una riqualificazione di chi ci lavora e una qualificazione di chi si avvicina a questo settore; ci vuole tanta passione e tanta buona volontà perché effettivamente qui si lavora quando gli altri sono in vacanza, quindi bisogna investire sulla formazione e sulla qualità della vita nel lavoro. Chi lavora in questo settore non lo fa più con la propensione di diversi anni fa, oggi c’è la voglia anche di preservare la qualità della vita individuale, quindi la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Su questo purtroppo abbiamo bisogno di cambiare culturalmente approccio sia da parte di chi lavora nel settore, sia da parte di chi offre lavoro in questo settore”.
Il sindacalista pone l’accento anche sul fatto che “il turismo è un settore strategico per il nostro Paese, quindi va valorizzato più di quanto si tenti di farlo, con azioni concrete perché dà lavoro a tante persone, quindi a tante famiglie, e oltre a questo noi abbiamo la necessità che ci sia una maggiore attenzione su questo versante perché è in forte sviluppo e in ripresa dopo il periodo della pandemia”.
“La trattativa con Aica e Federturismo per il rinnovo contrattuale del settore turismo-catene alberghiere – precisa – è interrotta. Noi abbiamo rinnovato il contratto del turismo, sia per quanto riguarda i pubblici esercizi, sia per quanto riguarda le attività ricettive. I lavoratori che lavorano nelle aziende che applicano questi contratti hanno avuto il riconoscimento degli aumenti retributivi e anche dei miglioramenti sul piano della normativa”.
“Noi – afferma – non possiamo permetterci che non ci sia un rinnovo anche per coloro che lavorano nelle grandi catene alberghiere. Quindi la mobilitazione per noi è inevitabile, saremo determinati e cercheremo di andare fino in fondo nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”.