PEGOGNAGA – Martedì di lutto intenso oggi a Pegognaga.
Nella mattinata alle ore 9,30 al n. 10 di via XXV Aprile si terranno le esequie dell’85enne Corrado Trentini, padre di Carmelita, vice del sindaco Gianni Semeghini nei mandati 1990-1999, divenuta poi manager del Consorzio Oltrepò Mantovano dopo aver rinunciato ad una interessante proposta di Matera quando la città venne eletta capitale europea della cultura.
Carmelita è figlia d’arte politica, caratteristica eredita dalla mamma Wilma Nasi, moglie di Corrado,
che fu a sua volta la prima donna a ricoprire la carica di assessore alla pubblica istruzione, dando il via per prima in provincia al piano di diritto allo studio. Dal padre Corrado ha invece ereditato la dote calcistica il figlio Nicola, ottimo calciatore poi allenatore. Ma Corrado, che per trent’anni fu il postino del paese, più che come calciatore ed egli stesso allenatore del Pegognaga, lascia una traccia indelebile nella comunità pegognaghese per il suo carattere pacioso e di contagiosa cordialità. Pur di tradizione laica di sinistra, Corrado, quando la diocesi di Mantova decise di costruire la parrocchiale dedicata allo Spirito Santo al posto di quella dell’Assunta lesionata dal terremoto, quasi tutti i giorni segui l’abbattimento. All’amico cronista che gli chiese perché tanto interesse essendo egli laico convinto rispose «Perché è una pagina di storia che se ne va. E anche se l’orientamento della vecchia parrocchiale fu possibile interpretarlo come espressione di rivalità politiche, è un pezzo di Pegognaga che viene cancellato».
Completata la nuova parrocchiale, stavolta vis-à-vis con il municipio, ancora all’amico cronista Corrado Trentini osservò «Io non sono mai andato in chiesa. Stavolta spinto dalla curiosità sono entrato. Ebbene la trovo meravigliosa e soprattutto di singolare raccoglimento. Lo dico da laico. Pagina nuova di Pegognaga che mi piace davvero».
Corrado fu un uomo illuminato, certamente favorevole al dialogo.
Nel pomeriggio odierno alle ore 16 in via Volta 4, si comporrà il corteo funebre che accompagnerà la salma del giovane alpinista Lucio Montanarini, che ha perso la vita sulle Alpi Apuane impegnato come sempre in un’impresa di generoso volontariato in risposta all’appello del Cai di Viareggio, per portare vettovaglie al rifugio Del Freo. Lo piangono il padre Fausto, la mamma Alida e il fratello maggiore Andrea. La salma proveniente dall’ospedale Versilia del Lido di Camaiore in provincia di Lucca giungerà in via Volta nella tarda mattinata.
Riccardo Lonardi