GONZAGA – “Salviamo l’agricoltura contadina” è l’appello lanciato dal Consorzio Agrituristico Mantovano durante il convegno che si è tenuto ieri sera in Fiera Millenaria.
Un momento per fare il punto sul settore, sulle piccole aziende familiari, custodi di tradizione, ma che non riescono più ad andare avanti.
“Quello che ci preoccupa sono i dati di chiusura delle aziende agricole – ha commentato Marco Boschetti, direttore del Consorzio Agrituristico Mantovano – sta succedendo in tutta Italia e il Mantovano non fa eccezione. Alle aziende e alle famiglie serve reddito, senza reddito chiudono e poi manca il ricambio generazionale, i dati danno un ricambio insufficiente per tirare avanti”.
Ma cosa sta facendo o può fare Regione Lombardia per invertire questa tendenza?
“Le aziende a conduzione familiare sono il punto di partenza, quelle che hanno fatto diventare la Lombardia la regione agricola più importante d’Italia – ha detto l’assessore regionale Alessandro Beduschi, intervenendo al convegno – quello che facciamo con i fondi del Psr è sostenere i giovani affinchè entrino in azienda e che magari, insieme ai papà e ai nonni, affiancandoli possano portare avanti questa cultura”.
L’incontro è stata anche l’occasione per parlare del libro “Reddito di Contadinanza” scritto di Famiano Crucianelli, presidente Distretto agricolo biologico della via Amerina e delle Forre –
“Il reddito è il centro di tutto, è il motivo per cui le aziende chiudono – ha detto Crucianelli – i problemi poi sono i giovani che sempre meno entrano in azienda. Cosa si può fare? Basterebbe invertire l’ordine dei finanziamenti Pac, fare leggi ad hoc per le aziende, abbassare i costi. L’agricoltura familiare ha rappresentato l’inizio della civiltà e anche oggi, o meglio oggi più che mai può rappresentare un nuovo inizio”.
Al convegno sono intervenuti anche Chiara Gardinazzi, presidente Associazione apicoltori mantovani; Antonella Forattini, commissione agricoltura Camera dei Deputati
Qualche dato
Nell’ultimo ventennio le aziende agricole si sono dimezzate (- 53%), con una perdita di 1.260.138 unità, mentre la Superficie agricola utilizzabile (Sau) è diminuita del 20% e la dimensione media è passata da 5,5 ettari del 2000 agli 11,1 del 2020. Questo processo ha interessato anche la provincia di Mantova: le imprese agricole, in 20 anni, sono diminuite dalle 10.942 del 2000 alle 6.988 del 2020. L’abbandono, anche forzato, si è ulteriormente accentuato in questi ultimi quattro anni.
Il 93,5 % del 1.133.000 di aziende agricole, oggi presenti in Italia, è individuale o a conduzione familiare (circa 900.000) ed il 70% della Sau continua ad essere coltivata da loro.