CASTELLUCCHIO – Protesta di un gruppo di attivisti antispecisti, che ieri sera hanno imbrattato di rosso la scritta Levoni che si trova sulla rotatoria di Castellucchio, dove ha sede l’azienda.
Il rosso è simbolo del sangue degli animali uccisi. E così, puntuale, come era stato durante il Food&Science Festival, il primo giorno di apertura di Festivaletteratura arriva l’atto di protesta rivendicato subito dal movimento antispecista mantovano.
Nel mirino, ancora una volta, Levoni che anche in questo caso come in quello del Festival è sponsor della manifestazione.
“Animali liberi” questa la rivendicazione arrivata al Food&Science e rivendicata con il gesto di ieri del gruppo che sostiene la transizione ecologica e denuncia il greenwashing (ecologismo o ambientalismo di facciata) e il socialwashing (tentativo di un’organizzazione di migliorare la propria immagine pubblica con azioni apparentemente altruistiche o socialmente responsabili) pericolosi per la vita sia umana che non.
Le accuse alla Levoni sono quelle di uccidere 15mila maiali ogni settimana per aumentare il profitto, per i danni ambientali che la zootecnia provoca alla provincia e per la diffusione della peste suina, ma anche quello di presentarsi alla città come un ente benefico che sostiene le manifestazioni e sponsorizza eventi culturali.
Del movimento mantovano fanno parre diversi gruppi tra cui Ribellione Animale, che con la campagna “Futuro Vegetale” chiede al Governo lo stop agli allevamenti sia intensivi che estensivi e all’attività venatoria dando sussidi alle aziende zootecniche per riconvertire le loro attività su base vegetale.