MANTOVA – La mattina ha cantato in occasione della presentazione della mostra ‘Picasso. Poesia e Salvezza’ e nel segno del grande artista è stato il concerto che ieri sera Patti Smith ha regalato a due mila spettatori al PalaUnical di Mantova dove l’evento è stato trasferito da Palazzo Te per via del maltempo.
‘Picasso and the Sea’ è stato infatti il titolo della serata che ha visto protagonista la cantautrice, poetessa, scrittrice, pittrice e fotografa statunitense, ultimo atto del Mantova Summer Festival 2024.
E proprio la poesia ha scaldato l’ambiente con gli omaggi a Pier Paolo Pasolini, Pablo Picasso e Kurt Cobain. La musica parte con le note di Summer Cannibals, poi arriva Redondo Beach, brano del celeberrimo Horses del 1975, quindi Man in the Long Black Coat, cover di Bob Dylan, per tornare al proprio repertorio con Cash prima di altre due cover: Summertime sadness di Lana del Rey e Fire di The Jimi Hendrix Experience inframmezzate da Because the Night, il capolavoro del 1978 scritto da Bruce Springsteen e donato a Patti Smith, che l’ha resa immortale e che ieri sera ha fatto cantare e ballare il pubblico. Il concerto va avanti con Dancing Barefoot, Peaceable Kingdom, About a Boy e la cover dei Nirvana Smells like Teen Spirit.
Il finale è con People have the Power, il grandioso inno alla libertà e alla democrazia dal ritmo trascinante ma soprattutto un inno per la gente di tutto il mondo pubblicato nel 1988 da Patti Smith che dichiara: “”Ci sono troppe guerre intorno a noi e nessuno le vince. Gli unici a vincere sono coloro che vendono armi”.
Si chiude così un concerto di grande intensità durato un’ora e mezza ma si chiude anche una giornata mantovana vissuta da Patti Smith da grande protagonista, lei che a 77 anni riesce a esprimere una carica emotiva e passionale come pochi artisti sanno fare. Ma del resto questa era la carica degli anni ’70 con i tanti sogni di quel decennio e di quello precedente che la sacerdotessa del rock continua a portarsi dentro.
Fotoservizio di Francesco Consolini per Shining Production