Riaperti i confini tra le regioni. In Lazio si entra solo con meno di 37,5 di temperatura

Divieto di spostamenti tra regioni, l'incontro in serata

MANTOVA – Riaperti da oggi i confini regionali per cui i cittadini sono liberi di spostarsi su tutto il territorio nazionale, senza l’obbligo di giustificare i propri movimenti.
Rimangono comunque in vigore alcuni divieti, come quello di assembramento. Si dovrà inoltre continuare a mantenere la distanza di sicurezza di un metro e a indossare la mascherina nei luoghi pubblici chiusi, come i mezzi di trasporto. In Lombardia è previsto l’utilizzo della mascherina anche all’aperto almeno fino al 14 giugno.

Caso per ora a sè quello del Lazio, dove, in base a un’ordinanza firmata ieri dal governatore Nicola Zingaretti, se chi arriva nella regione avrà una temperatura corporea superiore a 37 gradi e mezzo, dovrà effettuare obbligatoriamente il tampone presso le strutture sanitarie regionali. In attesa del risultato del test dovrà rimanere in isolamento domiciliare. I controlli verranno fatti ai confini regionali per chi arriva in auto, visto che per chi arriva in treno o aereo la temperatura è verificata alla partenza. Non sarà possibile rifiutare di sottoporsi al controllo.

Altre regioni hanno dichiarato di volersi organizzare per permettere a chi entra perlomeno di segnalarlo alle autorità sanitarie locali, facoltativamente.

È un’ipotesi di cui ha parlato il presidente della Puglia, Michele Emiliano, per ora senza senza entrare nei dettagli. In Sicilia invece dovrebbe diventare attiva dal 5 giugno un’app, “Sicilia Sicura”, che consente di rimanere in contatto con il sistema sanitario locale e ricevere assistenza in caso di bisogno. In Campania il presidente Vincenzo De Luca ha parlato di «controlli e test rapidi», senza però approfondire oltre l’argomento, il presidente della Sardegna, Christian Solinas ha parlato di questionari a chi entra nella regione e della possibilità di fare test sierologici.

Riaprono anche i confini nazionali per quanto riguarda quelli dello spazio Schengen e della Gran Bretagna: i cittadini provenienti dai Paesi Ue potranno quindi nuovamente venire in Italia senza l’obbligo di restare due settimane in quarantena.
Resta per i cittadini sottoposti all’obbligo di quarantena in quanto risultati positivi al Covid-19 “il divieto assoluto” di non spostarsi dalla propria abitazione. Anche chi presenta sintomi da infezione respiratoria e febbre, cioè una temperatura maggiore di 37,5° C, dovrà rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali.

 

 

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