Riqualificazione ambientale del canale Osone: Comuni ed Enti compartecipano alle spese

MANTOVA – Quali azioni intraprendere per migliorare la qualità delle acque del canale Osone e come proseguire nel percorso che porta alla sua riqualificazione ambientale: sono questi i temi del vertice rivolto ai Comuni territorialmente interessati, Provincia di Mantova e Consorzio di bonifica Garda Chiese, organizzato oggi dal Parco del Mincio.

Hanno preso parte all’incontro i sindaci Francesco Guarneri di Ceresara, Luca Vivaldini di Medole, Alfredo Posenato di Castel Goffredo, il presidente del Consorzio di bonifica Garda Chiese Aldo Bignotti e Sandro Bellini, dirigente Area Acque, Suolo e Trasporti della Provincia di Mantova.

Il confronto si è sviluppato intorno alla relazione presentata dal presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer sull’attività svolta dal sistema filtrante realizzato dal Parco nella parte terminale del canale Osone, prima della sua immissione nella Riserva naturale Valli del Mincio: ingenti quantitativi di materiali solidi, in particolare sfalci, plastiche e legname, vengono periodicamente recuperati e avviati allo smaltimento grazie all’azione svolta dal sistema, costituito da un manufatto sgrigliatore e da un bacino di sedimentazione, esteso 10mila metri quadrati.

“Oltre agli strumenti a disposizione delle istituzioni già individuati in un apposito protocollo, relativi alla creazione di fasce tampone e ai consolidamenti spondali, la volontà oggi è quella di promuovere la condivisione di comuni obiettivi di programmazione e gestione per migliorare la qualità ambientale dell’Osone” ha evidenziato il presidente Pellizzer, che ha raccolto la disponibilità della maggior parte dei presenti a valutare la compartecipazione alle spese di raccolta e smaltimento dei rifiuti intercettati dallo sgrigliatore.

Da parte di Sandro Bellini è stata evidenziata la necessità di attuare, da parte dei Comuni, il regolamento di gestione del Reticolo Idrico Minore, anche in relazione alle disposizioni sulle fasce di rispetto, e di svolgere approfondimenti a carattere scientifico sull’incremento dei materiali solidi immessi nel bacino dell’Osone.