POZZOLO SUL MINCIO (Marmirolo) – Non solo l’impianto semaforico attivato su tutti e quattro i lati a partire dallo scorso 20 maggio. L’incrocio tra via Ferraris, via Trentino e via Sei Vie, sul confine tra i Comuni di Valeggio sul Mincio e Marmirolo, nei pressi dell’abitato di Pozzolo sul Mincio, sarà anche allargato per implementare ulteriormente la sicurezza su un crocevia tristemente noto per i tanti incidenti stradali avvenuti, anche mortali.
La decisione è avvenuta nel corso dell’ultimo anno, a completamento dell’atteso intervento che ha portato all’installazione dei semafori su tutti e quattro i lati del pericoloso tratto di strada situata tra le province di Verona e Mantova. La questione delle competenze è sempre stata complessa, poiché per tre quarti il crocevia è situato in territorio comunale di Valeggio, per un quarto in territorio di Marmirolo (la strada che porta a Pozzolo sul Mincio) ma la strada principale – quella che porta dritta a Marengo – è di proprietà della Provincia di Verona. Alla fine si è stabilito che Marmirolo gestisce le utenze (anche perché la cabina elettrica si trova dalla sua parte), la manutenzione è in carico a Valeggio e l’allargamento è appannaggio della Provincia di Verona.
La modifica alla sede stradale ha richiesto la stipula di un nuovo protocollo d’intesa, ma nel frattempo i costi sono lievitati. Alla fine si è trovata la quadra: la Provincia di Verona ha messo a disposizione 208mila euro, 26mila in carico al Comune di Valeggio sul Mincio, altrettanti in carico al Comune di Marmirolo. In totale 260mila euro, quelli richiesti per l’intervento. “Non conosciamo ancora le tempistiche precise – afferma l’assessore pozzolese Marco Mattinzioli – ma il progetto sta andando avanti e l’ultimo aggiornamento è stato fatto circa un mese fa”. Da lì l’approvazione della giunta comunale di Marmirolo all’atto aggiuntivo all’accordo di programma tra i tre Enti coinvolti.
Ma se dell’incrocio tra le tre strade si parla da anni, adesso sempre su Pozzolo si apre una nuova partita: quella relativa alla messa in sicurezza del cosiddetto incrocio “Rosalba”, dove strada Boschi risale e si congiunge con la “solita” via Marengo/Sp 21, in direzione di Marengo. Da decenni l’incrocio è regolato da una precedenza in favore di chi percorre strada Boschi, mentre chi sopraggiunge dalla provinciale si trova a doversi sostanzialmente fermare per controllare che non arrivino altri mezzi dalla strada sottostante. Qui di incidenti nel corso degli anni ne sono avvenuti di meno, a livello numerico, ma ciò non toglie che il crocevia non sia meno pericoloso. “Abbiamo fatto presente tutto questo alla Provincia di Mantova, ente proprietario della strada – spiega Mattinzioli – e abbiamo incontrato i tecnici lo scorso 17 settembre, i quali ci hanno mostrato dei progetti già esistenti, a conferma del fatto che il problema è noto anche a loro”. In questo caso, però, siamo ancora alle fasi iniziali.