Al Diocesano la nuova edizione del libro di Posio e Riccadonna sulle ‘armature’

MANTOVA – Le armature del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone rappresentano una straordinaria testimonianza della devozione popolare e della storia militare italiana. Queste armature risalgono principalmente al periodo tra il XV e il XVI secolo e furono originariamente donate come ex voto alla Madonna delle Grazie quale ringraziamento per la protezione in battaglia o per grazie ricevute. Caratterizzate da un aspetto imponente e dalla varietà delle forme e delle decorazioni, le armature includono elmi, corazze, spallacci e altri elementi tipici dell’equipaggiamento dei soldati dell’epoca.
Con il tempo, dopo il loro restauro, per garantire una migliore conservazione e permettere una più ampia fruizione, le armature sono state trasferite al Museo Diocesano di Mantova, dove sono esposte al pubblico e studiate da esperti. E sarà proprio qui che il prossimo 9 novembre, alle ore 15,30, si terrà la presentazione dell’ultimo scritto di Alberto Riccadonna, esperto di armi antiche e perito balistico forense “Le armature della Grazie – Tra storia e leggenda (seconda edizione aggiornata e ampliata).

Nel 1991 fu pubblicata la prima edizione del testo che Vannozzo Posio volle compilare, in modo piacevolmente discorsivo, per dare a tutti, esperti o semplici appassionati d’arte, un’idea abbastanza chiara di cosa rappresentino le Armature delle Grazie. Queste, un tempo, rivestivano i manichini nelle logge del Santuario della Madonna delle Grazie presso Curtatone. Una volta restaurate, sono state ricomposte, mettendo insieme le parti che riportavano i punzoni degli stessi armorari, rispettando inoltre l’uniformità per epoca e stile. Oggi rappresentano la raccolta di armature databili alla fine del ‘400 più importante a livello mondiale. Dal 1983 sono esposte e valorizzate presso il Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova.

Alberto Riccadonna

Con questa nuova edizione ho voluto condividere, per quanto possibile, i risultati degli studi successivi compiuti assieme a Vannozzo Posio. Li ho ricavati dagli appunti, dalle nostre ricerche e dai testi inediti delle sue conferenze che purtroppo Egli non ha avuto il tempo di tenere. Una buona parte proviene anche da quello che mi raccontava, con il suo mai sopito accento toscano e la sua parlata ricca di arguzia, nei tanti periodi passati a lavorare insieme. Ci ha lasciati in un triste giorno del 2009″ dichiara Riccadonna che è anche il conservatore delle armature del Diocesano.

L’incontro sarà ad ingresso libero sino a esaurimento posti. Sarà questa un’occasione importante per conoscere meglio le armature delle Grazie che costituiscono oggi un importante patrimonio artistico e storico, simbolo di protezione e di dedizione, che il Museo Diocesano conserva con grande cura.