ROMA (ITALPRESS) – Prosegue anche nell’anno 2019, secondo i dati del Dipartimento delle Finanze, il trend in diminuzione delle liti tributarie pendenti che si sono ridotte del 10,5% rispetto all’anno 2018 (335.262 controversie pendenti al 31 dicembre 2019). Al risultato contribuisce la riduzione delle liti complessivamente pervenute alle Commissioni tributarie pari al 10,2% rispetto all’anno precedente. In particolare, si registra un calo del 7,3% dei ricorsi presentati nel primo grado di giudizio e del 17,9% degli appelli presentati nel secondo grado di giudizio. Anche le controversie definite, pari a 228.247, registrano una diminuzione complessiva del 9,8% rispetto al 2018; in particolare la riduzione è pari al 10,3% nel primo grado e dell’8,5% nel secondo grado. Il valore complessivo delle controversie pendenti ammonta a circa 40,6 miliardi; il 65,5% di esse (pari a 219.489 unità) è in giacenza da meno di 2 anni, il 28,4% (pari a 95.313 unità) è in giacenza in un periodo compreso tra 2 e 5 anni e solo il 6,1% (pari a 20.460 unità) è in giacenza da più di 5 anni. Il valore complessivo delle controversie presentate nel 2019 è pari a 22,8 miliardi e il valore medio della singola controversia tributaria è pari a circa 121 mila euro. Nel 2019, la durata media del processo tributario nel primo grado di giudizio è di 608 giorni (pari a 1 anno e 8 mesi), con un miglioramento di 81 giorni rispetto al 2018 e di 150 giorni rispetto al 2017; nel secondo grado di giudizio essa si attesta a 906 giorni (pari a 2 anni e 6 mesi), con un peggioramento di 50 giorni rispetto al 2018 e di 134 giorni rispetto al 2017.
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