Mantova accessibile a tutti. La ricerca di tre università punta a sviluppare una App 

MANTOVA – Si chiama “Across.  A static and dynamic database for historic urban context accessibility” è il progetto di ricerca messo in campo dall’Università degli Studi di Brescia, Politecnico di Milano e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per che ha lo scopo di sviluppare un database di informazioni riguardanti l’accessibilità delle città storiche, valorizzandone le loro specificità.
L’iniziativa, presentata al Politecnico di Milano, sede di Mantova, vede la città virgiliana
protagonista tramite lo sviluppo di un caso operativo su un percorso trasversale alla città che collega la stazione ferroviaria al parcheggio “Gonzaga parking”, passando tra le centrali Piazza d’Arco e Piazza delle Erbe evitando, per esempio, i ciottoli.
Le tre università, all’interno del progetto, hanno ruoli e ambiti diversi di ricerca: l’Università di Brescia per esempio si occupa di accessibilità e restauro, con definizione dei parametri per l’accessibilità e dei valori storici culturali della città e sperimentazioni progettuali; il Politecnico di Milano per Geomatica e rilievo dell’architettura, con uso ICT per rilievo urbano, estrazione dati da pointcloud e WebGIS, mentre all’Università di Modena e Reggio Emilia il compito tramite computer vision ed intelligenza artificiale, dell’estrapolazione di dati in tempo reale e aggiornamento del database.

Il progetto è nato dalla necessità di individuare strumenti operativi a supporto delle realtà che operano nell’azione di miglioramento della fruibilità dell’ambiente urbano. In questo modo, le pubbliche amministrazioni e gli organi di tutela, gli enti di promozione del turismo, le associazioni di settore e le cooperative sociali, nei loro diversi ruoli e ambiti, avranno una base dati costruita in maniera organica e strutturata, che potrà poi essere utilizzata per l’organizzazione di un processo gestionale del bene pubblico che può andare dalla redazione di strumenti di pianificazione urbana, l’individuazione di percorsi diretti e alternativi in funzione delle quotidiane esigenze cittadine, fino a giungere alla progettazione di applicazioni che favoriscano l’accessibilità e la valorizzazione di percorsi culturali (in senso lato) nei centri storici per disabili o mamme con passeggini, ma anche per anziani con bastone o girello.
Ora, dopo un anno di lavoro, si è a metà percorso e si guarda agli sviluppi futuri come ad esempio la realizzazione di una App.

Alla presentazione hanno partecipato: Andrea Adami, professore del Politecnico di Milano;
Alberto Arenghi, professore dell’Università degli Studi di Brescia; Giulia Bressan, funzionario del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi; Andrea Caprini, Assessore al Welfare, alle Politiche Sociali e alla Famiglia (Comune di Mantova); Enver Sangineto, Professore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.