Caos treni nella prima mattinata di oggi sul nodo di Milano dopo che la circolazione ferroviaria è stata sospesa dalle 7.10, per “accertamenti tecnici alla linea elettrica di alimentazione dei treni in prossimità di Milano Centrale”, come riferito da Rfi. I treni, rende noto Fs, hanno registrato ritardi e cancellazioni, solo in questi istanti tutto sta tornando alla normalità.
Mentre è in corso l’intervento dei tecnici, Trenitalia consiglia di “evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili”.
TRE TRENI CANCELLATI (UNO DA BOZZOLO) FORTI RITARDI SUI COLLEGAMENTI TRA IL MANTOVANO E MILANO PER TUTTA LA MATTINATA
Tre treni cancellati in partenza (per Verona, Bozzolo e Reggio Calabria), ritardi fino a tre ore, come il Frecciarossa diretto a Napoli Centrale delle 7.30 e fermo in cima al tabellone. Dal tabellone risultano ritardi tra i 180 e i 30 minuti per le partenze mentre per gli arrivi si va dai 35 agli 80 minuti. All’ingresso della stazione si snoda una lunga fila per l’assistenza clienti di Trenitalia. Per quanto riguarda le linee che toccano il Mantovano nello specifico: il treno regionale 2154, partito da Bozzolo alle 5.40 e atteso a Milano a 7.30, è stato limitato a Lambrate ed è giunto a destinazione con 25′ di ritardo. Grossi disagi invece per i passeggeri del 2158, treno delle 7.01 da Bozzolo e che sarebbe dovuto arrivare a Milano Centrale alle 8.42: questo è arrivato con 85′ di ritardo. Ritardo anche per il regionale 2162 partito alle 9.01 da Bozzolo e atteso a Milano alle 10.40, che si è fermato a Lambrate e ha portato un ritardo anch’esso di 25 minuti. Importante il ritardo anche del Milano-Cremona 2159, con 66′ di ritardo.
“Questo guasto, che ha avuto dei precedenti anche nei mesi scorsi, quando si erano verificate problematiche analoghe – spiega il segretario regionale dell’Utp Andrea Bertolini – ci deve far riflettere su come occorrano investimenti importanti e garantiti sulla rete ferroviaria. Oggi si stanno portando avanti cantieri decisi 5-6 anni fa, ma è palese che si debba fare di più e meglio. Per quanto riguarda il raddoppio, non possono non preoccupare le tempistiche del termine dei lavori, che potrebbero arrivare al 2027, mentre le opere di compensazione potrebbero vedere il taglio del nastro solo nel 2030″.
CARRA (PD), “SE SALVINI LAVORASSE NEL PRIVATO SAREBBE GIÀ STATO LICENZIATO”
“Sono stato testimone e vittima, mio malgrado, del blocco ferroviario di questa mattina. Diretto a Milano lungo la linea che viene da Mantova – racconta il consigliere regionale del Pd Marco Carra -, partito da Bozzolo alle 11.01, insieme ai miei compagni di sventura sono arrivato in stazione, a Lambrate anziché Centrale, con un’ora di ritardo. Rispetto ad altri mi è andata ancora bene, ma è evidente che la somma dei disagi di tutti i viaggiatori danneggiati dal disservizio di oggi assume dimensioni impressionanti. E non si possono più sentire le giustificazioni del ministro Salvini e dei suoi, che si riassumono nello scaricabarile. La verità è che se Salvini lavorasse nel privato sarebbe già stato accompagnato alla porta. Il trasporto pubblico è troppo importante per la vita delle persone, anche in chiave di transizione ecologica, ma dove governa la Lega, e generalmente la destra, non è mai una priorità.”