CASTEL D’ARIO – Dall’alba al tramonto, per cucinare 11 quintali e mezzo di bigoli con le sardéle: questo il bilancio dell’edizione numero 175 della Bigolada che si è da poco conclusa.
Come da tradizione, il mercoledì delle ceneri si mangia di magro ed ecco allora l’appuntamento con la tradizione che, complice una splendida giornata primaverile, ha visto arrivare a Castel d’Ario tantissime persone.175° Bigolada che gli organizzatori hanno voluto celebrare in modo particolare
“Abbiamo realizzato questa cartolina con un annullo speciale dedicato alla manifestazione – spiega Andrea Zuliani, presidente della Pro Loco di Castel d’Ario – abbiamo visto tantissima gente interessata a questa iniziativa”. Proprio per queste speciale edizione della manifestazione a Castel d’Ario sono arrivati anche il prefetto Roberto Bolognesi e il questore Annarita Santantonio.
Ma cosa vuol dire Bigolada per Castel d’Ario? “E’ una tradizione che non è mai cambiata nel tempo – commenta il primo cittadino, Daniela Castro – le persone vengono per mangiare i bigoli, ma anche per vedere come vengono preparati in piazza come è sempre stato fatto. E’ un evento davvero molto importante per il nostro comune”.
La campanella dice a tutti che i bigoli sono pronti da scolare, a suonarla è come ogni anno Luca, una mescolata nel pentolone, l’aggiunta del pesce ed eccoli pronti profumati e fumanti per essere assaggiati. Ma qual’è il segreto di questo piatto?
“Il solito ragù con alici, sarde, un pizzico di tonno e capperi e poi l’ingrediente segreto che non riveleremo mai – commenta deciso il vice presidente della Pro Loco, Giampaolo Turazza – d’altronde, prosegue – “i professionisti non svelano mai i loro segreti”.
Fondamentale il lavoro dei volontari veri artefici della manifestazione che quest’anno ha ospitato anche una quarantina di ragazzi delle Cooperative sociali La Quercia di Roverbella, Tam Tam e Le Fragole di San Giorgio Bigarello. “Quest’anno abbiamo una nuova organizzazione – spiega l’ex presidente della Pro Loco, Paolo Soave, abbiamo fatto due file per distribuire la coda, ma a ora di pranzo si forma sempre un po di imbuto, siamo molto contenti di come è stata organizzata e anche delle tante persone che vengono a trovarci ogni anno. Questa edizione la dedichiamo a Carlo Vincenzi, recentemente scomparso, che è stato presidente della Pro Loco e che mi ha avvicinato a questo mondo”.
E proprio a Vincenzi è stato dedicato un minuto di silenzio, autorità in piedi e un abbraccio di tutta la piazza alla moglie e ai due figli.
Eletti durante il pomeriggio Re Bigolo e regina Sardéla. Il titolo di Re della Bigolada se lo è aggiudicato Massimo Berti di Castel d’Ario mentre Regina Sardéla per il 2025 è Katia Crugliano di Castelbelforte.
Nel video le interviste al presidente della Pro Loco di Castel d’Ario, Andrea Zuliani, al sindaco Daniela Castro, all’ex presidente Paolo Soave e al vice presidente Giampaolo Turazza.
Le interviste ai partecipanti su Bigolada : chi c’è sempre e chi scopre la magia per la prima volta