Porto, lavoro nero e mancanza di autorizzazioni: irregolarità a raffica per un’officina: multe per 35 mila euro

PORTO MANTOVANO – Una lunga lista di irregolarità ha portato alla sospensione immediata di un’attività artigianale – una officina-carrozzeria – operante in un capannone industriale nel comune di Porto Mantovano. L’operazione, condotta mercoledì scorso dai Carabinieri della Stazione locale insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e al Nucleo Carabinieri Forestale di Mantova, ha messo in luce un quadro preoccupante di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, gestione ambientale e impiego di manodopera.

LAVORO NERO E SFRUTTAMENTO: SANZINI E SOSPENSIONE DELL’ ATTIVITA’

Il controllo, frutto di attività informativa e osservazione del territorio, ha rivelato un esercizio completamente fuori norma: mancava il Documento di Valutazione dei Rischi, non era stato nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, assenti sia il medico competente per la sorveglianza sanitaria che le attrezzature di primo soccorso. Inoltre, i sistemi antincendio erano inservibili e le condizioni generali dei luoghi di lavoro non rispettavano alcun criterio di sicurezza. Per queste infrazioni, al titolare – un 61enne residente a Goito – sono state comminate sanzioni per oltre 9.100 euro.
Ancora più grave, la presenza di due lavoratori completamente in nero, mai registrati o assunti regolarmente. Di conseguenza, i militari hanno imposto la sospensione dell’attività e inflitto ulteriori sanzioni: 8.000 euro per l’impiego di manodopera irregolare e 7.800 euro di maxi-sanzione per lavoro nero.

REATI AMBIENTALI E SEQUESTRI 

Sul fronte ambientale, il quadro non è stato meno allarmante. I Carabinieri Forestali hanno accertato che l’attività veniva svolta senza alcuna autorizzazione: mancava la denuncia d’inizio all’albo provinciale delle imprese artigiane ed era assente la registrazione dei rifiuti pericolosi prodotti. Anche in questo caso, le violazioni sono costate sanzioni per oltre 9.300 euro. È scattato il sequestro dei macchinari principali: verniciatori, compressori, carrelli elevatori, sollevatori e anche diversi veicoli in lavorazione non autorizzati, ben 11 in tutto. Ai proprietari dei mezzi sono state elevate sanzioni per un totale di 946 euro.

Il titolare dell’officina è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Mantova.
Le forze dell’ordine sottolineano l’importanza delle operazioni congiunte per contrastare le attività illegali e garantire un’economia basata sulla legalità, la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori. “Non c’è spazio per l’illegalità in un’economia sana” – ribadisce l’Arma, che proseguirà nei controlli su tutto il territorio.