MANTOVA – Un cuoco non ordinario, amante della tecnologia ma se mescolata con l’estro umano con un’attenzione particolare alla stagionalità e ai prodotti del territorio tanto da credere che debba diventare una materia scolastica: è Roberto Valbuzzi, chef di Varese conosciutissimo per la conduzione di tanti programmi tv ospite dell’evento del Food&Science che si è tenuto al Teatro Sociale.
“Cuoco non ordinario perchè ho la fortuna di essere nato e cresciuto nella fattoria dei nonni – spiega Valbuzzi – e avere due generazioni alle spalle di ristoratori, questo insieme al fatto di lavorare in cucina mi può dare la consapevolezza alimentare di sapere quali sono i migliori ingredienti nei momenti migliori seguendo i cicli della natura”
Fondamentale per Valbuzzi è l’educazione alimentare fin da piccoli dando la possibilità di conoscere e scegliere tra stagionalità e prodotti del territorio
 “Chiamiamola consapevolezza alimentare secondo me deve partire fin da piccoli e l’idea di introdurre un’ora di educazione alimentare nelle scuole, secondo me, per noi italiani è fondamentale perchè dà la possibilità di scegliere e affacciarsi al mondo alimentare magari sviluppando nuove tecniche, che non vuol dire solo mangiare ma comprende tutto quello che ci sta dietro”.
“Chiamiamola consapevolezza alimentare secondo me deve partire fin da piccoli e l’idea di introdurre un’ora di educazione alimentare nelle scuole, secondo me, per noi italiani è fondamentale perchè dà la possibilità di scegliere e affacciarsi al mondo alimentare magari sviluppando nuove tecniche, che non vuol dire solo mangiare ma comprende tutto quello che ci sta dietro”.
“Cambiamenti” è il tema del festival di quest’anno, ma come si coniugano le nuove tecnologie in un ambito, quello della cucina, dove la tradizione e l’estro umano è fondamentale?
 “La tecnologia ha sempre aiutato il processo di tecnica e di sviluppo, la tradizione non deve essere dimenticata perchè è il nostro passato e quindi lo zoccolo duro, ma sicuramente deve essere affiancata dall’evoluzione, qualche esempio? il controlli alimentari che grazie alla tecnologia sono molti di più rispetto al passato. Per questo la tecnologia aiuta tanto, non bisogna abusarne però, bisogna usarla con intelligenza e associarla alla creatività e alla sensibilità che nasce delle emozioni umane”.
“La tecnologia ha sempre aiutato il processo di tecnica e di sviluppo, la tradizione non deve essere dimenticata perchè è il nostro passato e quindi lo zoccolo duro, ma sicuramente deve essere affiancata dall’evoluzione, qualche esempio? il controlli alimentari che grazie alla tecnologia sono molti di più rispetto al passato. Per questo la tecnologia aiuta tanto, non bisogna abusarne però, bisogna usarla con intelligenza e associarla alla creatività e alla sensibilità che nasce delle emozioni umane”.





 


