SUZZARA – La comunità di Suzzara piange la scomparsa di Claudio Melli, conosciuto affettuosamente come “Norge”, dal nome del dirigibile di Umberto Nobile che per primo sorvolò il Polo Nord. Si tratta di uno degli ultimi pionieri della meccanica locale, venuto a mancare all’età di 98 anni. La sua vita è stata un inno al lavoro instancabile e all’amore per la famiglia, ma anche un luminoso esempio di altruismo e profondo senso civico.
Claudio Melli ha iniziato il suo percorso professionale giovanissimo nelle Officine Carra, per poi fondare negli anni ’50, insieme al fratello Aldo, una propria azienda contoterzista in via Villa Inferiore, dedicata a tutti i lavori agricoli, dall’aratura al raccolto. Un’attività che, come ricorda la figlia Laura, era un punto di riferimento essenziale per i contadini della zona, che si recavano di persona per prenotare i servizi, in un’epoca priva di telefoni e cellulari. La sua dedizione al lavoro è stata tale da proseguire l’attività fino all’età di 70 anni, cessando solo quando tutti i suoi operai erano andati in pensione, un gesto che testimonia il suo rispetto e la sua lealtà verso i collaboratori.
Oltre alla sua indefessa etica del lavoro, Claudio Melli si è distinto per le sue straordinarie qualità morali e sociali. Riconoscente per quanto ricevuto dalla vita, ha sentito il forte desiderio di “restituire il bene ricevuto alla comunità suzzarese”. Questa gratitudine si è tradotta in importanti e significative donazioni a istituzioni fondamentali del territorio, quali la Casa di Riposo “Boni”, l’ospedale “Montecchi” e la Croce Rossa Comitato di Suzzara. Questi gesti concreti di generosità e solidarietà evidenziano un animo nobile e un profondo attaccamento al benessere collettivo.
Claudio Melli lascia un’eredità non solo professionale, ma soprattutto umana, fatta di impegno, integrità e un cuore grande, che ha saputo tradurre il successo personale in un beneficio tangibile per l’intera comunità. I funerali si terranno martedì 2 luglio alle 9.15, partendo dalla camera ardente dell’ospedale “Montecchi” per la chiesa di Brusatasso, e dopo la messa la salma verrà inumata nel cimitero locale. Lascia nel dolore i figli Laura con Silvio, Nadia con Paolo e Giorgio, il fratello Aldo con Zariella, cugini, nipoti e tutti i parenti.