MANTOVA – La Cna lancia un forte allarme sul futuro del comparto edile, alla luce del drastico calo delle spese agevolate nei primi mesi del 2025. “I dati parlano chiaro: nel 2011, con una detrazione al 36%, la spesa per lavori edili si attestava intorno ai 16,7 miliardi di euro. Con l’introduzione del Superbonus al 110%, abbiamo superato i 100 miliardi. Ora, però, si torna indietro”, dichiara il Presidente mantovano della Cna Nicola Dall’Argine.
Secondo l’analisi del Dipartimento Politiche Fiscali dell’associazione, nei primi quattro mesi del 2025 le spese per interventi edilizi agevolati sono diminuite del 16%, passando da 11,5 a 9,6 miliardi di euro. “Un trend preoccupante – sottolinea Dall’Argine – che rischia di riportare il settore ai livelli pre-Superbonus, con conseguenze drammatiche per l’intero comparto e, in particolare, per le migliaia di imprese artigiane che negli ultimi anni hanno rappresentato un pilastro di valore aggiunto e occupazione per il Paese”.
La Cna evidenzia inoltre i rischi indiretti legati al rallentamento del settore: “Una contrazione dell’edilizia rischia di alimentare l’evasione fiscale e di frenare l’economia nazionale. È doveroso ricordare – conclude Dall’Argine – che l’edilizia è un volano fondamentale per l’economia italiana, con un forte effetto moltiplicatore sulla spesa pubblica, sull’occupazione e sul Pil. Se si ferma l’edilizia, rallenta tutto il sistema economico”.