CASTIGLIONE – Circa 200 persone a Castiglione delle Stiviere hanno partecipato alla grande mobilitazione nazionale promossa in tutta Italia per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e porre fine al massacro in corso. L’iniziativa, intitolata simbolicamente “Facciamo rumore”, è stata lanciata a livello nazionale e ha visto manifestazioni spontanee in numerose città, con un’adesione trasversale e partecipata che ha coinvolto associazioni, gruppi civici e anche parrocchie.
Nel comune mantovano, l’organizzazione è stata curata dal gruppo Donne in Cammino per la Pace di Castiglione, che ha scelto di ritrovarsi ieri sera alle 22 davanti al Duomo. L’ora non è stata casuale: allo scoccare del minuto convenuto, le campane hanno suonato, in un gesto carico di significato, come richiamo collettivo alla coscienza e per “rompere il silenzio” che – come affermano le promotrici – continua ad avvolgere il dramma umanitario che sta colpendo la popolazione civile palestinese.
Dopo il flash mob sonoro, un corteo ha sfilato fino a piazza San Luigi Gonzaga, un passo scandito dal rumore di pentole e mestoli. Una partecipazione sentita e variegata, con lo stesso desiderio: far sentire la propria voce contro i bombardamenti e le morti civili.
«È stato un momento fortissimo di condivisione e di dolore collettivo – spiegano gli organizzatori –. Non possiamo più restare in silenzio di fronte a quello che sta accadendo. Abbiamo bisogno di far rumore, perché il silenzio è complice».
Anche a Castiglione, come in altre città, parrocchie e realtà ecclesiali hanno aderito e partecipato, a conferma di una mobilitazione che ha travalicato le appartenenze politiche e ideologiche.