Botturi: “A Venezia una ‘grandinata’. A Monza serve una gara diversa: vogliamo stupire”

MANTOVA – Nuovo appuntamento con la consueta “Panchina” al Sinergy Center, dove il Direttore Tecnico del Mantova, Christian Botturi, ha incontrato i giornalisti per analizzare il momento della squadra dopo la netta sconfitta di Venezia.

“Quella di Venezia è stata una ‘grandinata’ – ha commentato il direttore usando una metafora –: è stata dura, ma a Monza andremo con il k-Way e la felpa. Insomma: dovremo giocare da Mantova, con la nostra identità”. “Il Mantova a volte dovrà lottare con le pistole ad acqua, mentre certe squadre, come Monza e Venezia hanno i bazooka, ma serve fiducia, perché anche noi abbiamo doti e armi efficaci. Non si giudica dopo una sola partita ufficiale, il Mantova non è questo. Venezia deve essere acqua passata. Andiamo a Monza con la voglia di stupire e di fare una partita nettamente diversa da quella di Coppa”.

Il dirigente ha ricordato le tante novità estive: “Abbiamo cambiato tanto, otto uscite, nove entrate. Solo la cessione di Brignani è stata, per così dire, ‘forzata’, perché alle condizioni prospettate dalla società spagnola, il ragazzo non si poteva trattenere. Le altre cessioni invece sono state ponderate e hanno riguardato calciatori che avrebbero trovato poco spazio nella nuova stagione. Il decimo acquisto, mi sento di dire, è stato mister Possanzini. Questa squadra ha bisogno di tempo per trovare le sue gerarchie”.

Sul mercato, Botturi ha confermato che la società resta vigile: “Siamo sempre pronti, ma se entrerà qualcuno sarà giovane o comunque non in prestito. In difesa non abbiamo problemi di centimetri, Mullen con i suoi 192 cm è una garanzia. Fellipe Jack? Trattativa sfumata per colpe non nostre, ma siamo soddisfatti di Mullen. Attacco? Lasagna e Charlys li escludo, Bonfanti piace. Budget? Scrivetelo: mi sono rotto i cogl… osserva il dt usando un’espressione colorita -. Non ne parlo più, dico solo che con gli ultimi innesti il monte ingaggi è salito”.

Sull’approccio del gruppo: “Quest’anno mister Possanzini avrà tante scelte, dovrà essere meno padre e più padre-padrone. L’obiettivo resta la salvezza, possibilmente con meno sofferenza: la Serie B è il nostro campo base. L’ex Aramu ha detto che possiamo essere la sorpresa? Fa piacere, ma restiamo coi piedi per terra. I ragazzi devono mettere gli attributi”.

Infine, un appello ai tifosi: “Spero in un grande esodo biancorosso a Monza: in Brianza il nostro biancorosso deve essere scintillante. E il Martelli deve tornare il nostro fortino: la salvezza passerà anche dal sostegno della nostra gente”.