Migliaretto al Comune di Mantova, la Lega presenta un esposto in Procura

MANTOVA – Un esposto in Procura per accertare “se la sdemanializzazione e la permuta dell’area dell’ex aeroporto Migliaretto siano avvenute in violazione della legge e in presenza di opere abusive non rimosse” e “se le valutazioni immobiliari siano state effettuate con criteri trasparenti e congrui o se ricorrano ipotesi di danno erariale”. A presentarlo, nei giorni scorsi (è già protocollato), è un iscritto alla Lega per Salvini di Mantova, nell’intento – spiegano i vertici locali del partito – di assicurarsi che il procedimento di acquisizione dell’area da parte del Comune di Mantova avvenga nell’ambito della trasparenza e della legalità.

MIGLIARETTO: L’ESPOSTO IN PROCURA

La notizia è uscita in mattinata durante la conferenza stampa con cui il Carroccio ha presentato le sue proposte per la destinazione del Migliaretto, alla presenza della Consigliere regionale Alessandra Cappellari, del Consigliere comunale Tommaso Tonelli, del Responsabile enti locali Adriano Cattaneo e degli esponenti Romano Bondavalli e Simone Paganini.

“Non stiamo dicendo che ci siano necessariamente irregolarità, ma che un controllo da parte della Procura potrà dare tutte le garanzie necessarie di trasparenza e legalità”, spiegano dalla Lega. Nel merito, il focus è sulla “presenza di opere abusive non rimosse”. Di che cosa si tratta? “Condotte fognarie, metanodotto, acquedotto e un tratto stradale prospiciente il rondò di via Donati”, afferma Bondavalli.

Il tutto a fronte del fatto che, spiegano dal Carroccio, “siamo felici che il Comune si riappropri del Migliaretto, un obiettivo che era anche nostro, anche se ci saremmo arrivati per strade diverse”. L’altro punto focale riguarda la valutazione degli immobili che il Comune intendere cedere al Demanio in cambio dell’area, ovvero il Palazzo che ospita il Tribunale in via Giulio Romano, le sedi della Procura in via Chiassi e via Conciliazione e un’area a destinazione produttiva di 20mila metri quadri a Valdaro/Olmolungo. “I consiglieri – dice Cappellari – quando c’è stata la votazione hanno ricevuto un fascicolo senza all’interno le perizie. Sappiamo che ci sono state delle permute di rilievo, quindi questo Migliaretto non è costato 30mila euro, ma 12 milioni di euro, una cifra un po’ diversa”.

L’area del Migliaretto

LE PROPOSTE PER RIQUALIFICARE L’AREA

La Lega ha anche presentato le sue proposte riguardo l’area del Migliaretto, cogliendo al balzo le parole del Sindaco Mattia Palazzi che fin da subito, a fine agosto, aveva aperto il concorso di idee alle opposizioni e alla popolazione.

“Per la Lega – spiegano gli esponenti del Carroccio – il futuro del Migliaretto rappresenta un tema strategico per lo sviluppo di Mantova e deve diventare un volano di crescita economica, innovazione tecnologica e sicurezza, in netta discontinuità rispetto all’approccio ideologico della sinistra, che vorrebbe destinare l’area a un semplice “bosco urbano” o “area verde attrezzata”.

La Lega propone un progetto articolato e concreto, fondato su tre funzioni principali, integrate da una visione di sviluppo complessivo della città:
Area di emergenza e soccorso. Destinare una parte del Migliaretto a zona attrezzata per la gestione delle calamità naturali, per garantire assistenza alla popolazione in caso di terremoti, alluvioni o altre emergenze.
Eliporto di soccorso per l’ospedale. Realizzare un nuovo eliporto sicuro, operativo anche di notte e in condizioni meteo avverse, in grado di supportare l’attività sanitaria e la Protezione Civile, sostituendo quello attuale oggi limitato e insicuro.
Centro di ricerca per la Mobilità Aerea Avanzata (Advanced Air Mobility). Trasformare il Migliaretto in un polo tecnologico e di innovazione dedicato ai nuovi sistemi di trasporto aereo elettrificato e digitale (droni e veicoli a decollo verticale). L’area ospiterebbe un centro di ricerca e sperimentazione con pista a prato (senza impatto ambientale), capace di attrarre aziende, start-up, università e ricercatori, creando nuovi posti di lavoro qualificati e inserendo Mantova nel piano nazionale Enac per la mobilità aerea avanzata.

Accanto a ciò, una fascia verde lungo via Parma garantirebbe il collegamento ecologico tra Mantova e Virgilio, unendo sviluppo e tutela ambientale.