MANTOVA – Gli infortuni sul lavoro nel Mantovano sono in calo, ma si registra un aumento dei casi tra le donne, i giovani e gli over 60. Purtroppo si registrano incidenti mortali e c’è un incremento anche delle malattie professionali: è questo quanto sottolinea la Cisl Asse del Po, in occasione della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che si celebra proprio oggi. Il sindacato ha messo a confronto i dati INAIL tra il 2024 e il 2025 nel periodo gennaio/agosto.
“Nel 2025 gli infortuni sul lavoro in provincia di Mantova calano complessivamente del 6,4%, passando da 3.315 a 3.101 casi – rileva il segretario di Cisl Asse del Po Ivan Zaffanelli -. Un risultato incoraggiante accompagnato però da elementi critici: crescono infatti gli incidenti tra le donne (+16% solo ad agosto), nei servizi e nelle costruzioni. Le morti, pur diminuite rispetto al 2024, restano un dato drammatico con 4 casi nei primi otto mesi dell’anno. In crescita anche gli incidenti nel terziario diffuso e in alcune filiere: commercio all’ingrosso (+14%), confezione di abbigliamento (+22%), trasporti e magazzini (+6,7%). L’industria meccanica segna un +9%, l’artigianato addirittura +33%, e nei cantieri edili artigiani l’incremento è del 16%.
La geografia del rischio si sposta così verso i comparti più fragili, come i servizi esternalizzati, i piccoli laboratori e gli appalti. Preoccupano gli aumenti tra over 60 (+9%) e giovani lavoratori, a conferma della necessità di tutele mirate per chi entra o resta più a lungo nel mercato del lavoro. Allarmante anche la quota di infortuni non classificati per settore ATECO: 1.249 casi, oltre il 40% del totale. Su questo aspetto è necessario un confronto con INAIL e ATS per rafforzare la qualità dei dati e la cultura della sicurezza.
Sul fronte delle malattie professionali, le denunce passano da 139 a 161 (+15,8%), con un’impennata tra le lavoratrici (+110%).
Per la CISL serve una strategia chiara: protocolli di prevenzione mirati e operativi estesi a tutti i settori, più controlli e ispezioni, investimenti nella formazione e ambienti di lavoro progettati per ridurre rischi e malattie. Anche l’intelligenza artificiale può diventare uno strumento prezioso, capace di supportare imprese e lavoratori nella gestione dei processi più complessi e pericolosi, contribuendo a rafforzare sicurezza e tutela.”