MANTOVA – Secondo nella graduatoria, primo per entità delle risorse ottenute, un nuovo progetto candidato dal Parco del Mincio è stato ammesso a finanziamento nell’ambito del bando regionale per il ripristino attivo dei Siti Natura 2000, la rete ecologica europea istituita per garantire il mantenimento degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.
Focalizzati nelle Valli del Mincio e laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore, gli interventi finanziati sono finalizzati alla tutela di habitat e specie di interesse comunitario presenti nella zona umida all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Valli del Mincio” e nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Ansa e Valli del Mincio”. L’investimento complessivo ammonta a 364.648,00 euro, di cui 214.648,00 euro da finanziamento regionale e 150.000,00 euro cofinanziati dal Parco con risorse proprie.
“Le azioni consisteranno in interventi di miglioramento della qualità delle acque e contrasto ai fenomeni di interrimento, lotta alle specie aliene e tutela degli ecosistemi” spiega il Presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer “il progetto integra il quadro degli interventi già a calendario grazie all’ingente finanziamento ottenuto di recente da Fondazione Cariverona per l’incremento della biodiversità, e alle risorse stanziate dalla Provincia di Mantova per la pulizia dei canali. Un’ulteriore dimostrazione dell’impegno che l’Ente Parco sta mettendo in campo per far fronte a obiettivi di tutela, da tutti ritenuti importanti, che per essere raggiunti devono poter contare su adeguate disponibilità finanziarie”.
Nel dettaglio, saranno realizzati interventi di ripristino della funzionalità idraulica dei canali lungo un reticolo di 5 Km nel cuore delle Valli, e opere di miglioramento ambientale del canale Osone, mediante rimozione dei sedimenti intercettati dal bacino filtrante all’ingresso della zona umida.
Opere di contenimento di Ludwigia e Fior di Loto, specie alloctone invasive, si svolgeranno nelle Valli e nel Lago Superiore, mentre il contenimento della Castagna d’acqua, specie autoctona ad andamento invasivo, sarà finalizzato ad arginarne l’eccessiva proliferazione nei laghi di Mezzo e Inferiore.
Completano il programma le attività di conservazione degli habitat a molinieto e cariceto nelle Valli, mediante gestione attiva della vegetazione elofitica. Le opere, già cantierabili, si svolgeranno da maggio 2026 a settembre 2027.