MANTOVA Sono stati avviati dal Parco del Mincio i lavori di sfalcio per il contenimento dei fiori di loto nel lago Superiore di Mantova e nelle Valli del Mincio. Le attività vengono interamente finanziate dal Parco nell’ambito di un bando che ha ottenuto il finanziamento di Regione Lombardia e il progetto prevede anche una seconda fase che si attuerà dal prossimo settembre, con manutenzioni al reticolo idrico.
Si tratta di azioni di miglioramento e conservazione della biodiversità presenti all’interno dell’area della Riserva Naturale Valli del Mincio, nonché nella Zona Speciale di Conservazione Ansa e Valli del Mincio e nella Zona di Protezione Speciale Valli del Mincio. Le azioni di miglioramento e conservazione consistono negli interventi previsti e programmati dal Parco, di manutenzione straordinaria dei canali e dei corpi idrici al fine di contrastare il progressivo processo di interramento e l’avanzamento della vegetazione acquatica alloctona. “Anche quest’anno il Parco riesce a svolgere autonomamente questa rilevante attività – spiega Pellizzer, Presidente dell’ente Parco – grazie ai fondi richiesti e ottenuti per questo scopo da Regione Lombardia, che ci permette così di tutelare uno degli habitat più delicati del territorio e che quindi ringraziamo. E’ proprio nelle Valli del Mincio che da alcuni anni il Parco riversa fondi destinati al miglioramento degli habitat e qualche risultato positivo si sta registrando, come confermano le recenti analisi svolte sulla qualità delle acque”.
Nello specifico, in settembre il Parco del Mincio realizzerà ulteriori interventi di manutenzione dei canali e dei corpi idrici necessari per la rimozione diretta del sedimento via via depositatosi superficialmente e in queste settimane sta effettuando lo sfalcio annuale e selettivo del fior di loto (Nelumbo nucifera) volto al contenimento e all’eradicazione della specie invasiva esotica.
Le Valli del Mincio rappresentano una delle aree umide interne di maggior interesse conservazionistico a livello della regione biogeografica continentale italiana, non solo per l’estensione notevole che le formazioni vegetazionali idro-igrofile raggiungono al suo interno, ma anche per le numerosissime specie vegetali e animali di interesse conservazionistico che trovano in quest’area un sito ideale di rifugio, approvvigionamento delle risorse trofiche, riproduzione e svernamento. Le Valli sono considerate il principale hot spot non costiero di biodiversità della regione continentale italiana; esse interrompono la monotonia strutturale dal paesaggio agrario padano.
La quasi totalità della vegetazione delle Valli è riconducibile ad habitat di interesse comunitario o ad habitat di specie di interesse comunitario. Per gli interventi di sfalcio vengono utilizzati i natanti attrezzati di proprietà dalla Provincia di Mantova, ormeggiati presso la darsena del Fondo Ostie e che sono stati concessi in comodato gratuito all’Ente Parco.
Gli interventi di sfalcio sono in svolgimento e proseguiranno fino a settembre con cadenza determinata anche dall’andamento stagionale e al conseguente sviluppo della macrofita.