FP Cgil sulla visita del Sottosegretario Ostellari al Tribunale: “solo promesse, nessun cambiamento concreto”

Mantova, da inizio crisi 3500 aziende in meno e 18.000 persone emigrate. E' la fotografia della Cgil. La calzetteria perde il 40% degli addetti

MANTOVA – La visita del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari al Tribunale ha suscitato la reazione della FP Cgil Mantova, che parla di “ritorno sul luogo di un fallimento annunciato”. Secondo il sindacato, le promesse di nuove assunzioni e di investimenti nel sistema giudiziario restano insufficienti rispetto alle criticità che da anni affliggono il Tribunale di Mantova e gli uffici collegati.

Ostellari, in visita lunedì scorso, ha annunciato migliaia di assunzioni entro il 2027 a livello nazionale. Per la FP Cgil, però, si tratta di numeri che difficilmente porteranno benefici tangibili sul territorio mantovano, dove la carenza di personale continua a essere un problema strutturale, condiviso da molti tribunali del Nord Italia. “Le promesse del sottosegretario – sottolinea il sindacato in una nota – hanno l’effetto delle cure palliative. I lavoratori vivono da anni un disagio crescente, con ritardi e disservizi che ricadono anche sui cittadini”. La sigla denuncia anche le difficili condizioni in cui versano gli edifici che ospitano gli uffici giudiziari, compresi quelli di via Chiassi, dove si trovano l’Ufficio di Sorveglianza, l’UNEP e la Polizia giudiziaria.

Secondo la FP Cgil, la situazione non è cambiata rispetto alla precedente visita di Ostellari nel 2023, quando le promesse di intervento non hanno avuto seguito. “In due anni non è stato fatto nulla per risolvere la carenza di personale o la precarietà delle strutture”, sottolinea il comunicato. Il sindacato critica anche la mancanza di un confronto diretto con i rappresentanti dei lavoratori: “Si parla di carenza di personale, ma non si parla con il personale. Se non si ascoltano tutte le parti in causa, il rilancio promesso rimarrà solo una frase vuota”.

FP Cgil chiede interventi concreti e immediati, a partire da stanziamenti economici certi per la stabilizzazione dei lavoratori precari assunti con fondi del Pnrr Giustizia, i cui contratti scadranno nel giugno 2026. Il sindacato lamenta inoltre l’assenza di risorse nella legge di bilancio 2026 per il rinnovo dei contratti, l’adeguamento delle retribuzioni all’inflazione e la ristrutturazione degli edifici giudiziari. “La soluzione ai problemi della giustizia – conclude il sindacato – passa dall’ascolto e dal rispetto del personale amministrativo che ogni giorno garantisce il funzionamento degli uffici. Continueremo a dare voce ai lavoratori, perché senza un confronto reale il rilancio resterà solo un annuncio”.