Covid, al Poma servono 10 sacche di plasma al giorno. Mamme e persone trasfuse non possono donare

MANTOVA – Dieci sacche di plasma iperimmune al giorno. Sono quelle che vengono utilizzate in media all’ospedale Carlo Poma per i malati Covid. E così non si fa in tempo a raccoglierne che vengono subito esaurite, come dichiara il primario di immunoematologia e medicina trasfusionale Massimo Franchini che spiega come sia complesso e lungo l’iter che porta ad avere a disposizione le sacche di plasma

Intervista a Massimo Franchini, primario di immunoematologia e medicina trasfusionale

Quali sono i criteri che vi portano a dire che il plasma di un donatore può essere utilizzato e quello di un altro no?

Intervista a Massimo Franchini, primario di immunoematologia e medicina trasfusionale

Mantova, che con Pavia è stata protagonista della prima sperimentazione del plasma iperimmune per i malati Covid, è coinvolta ora nel progetto Tsunami. Come sta andando?

Intervista a Massimo Franchini, primario di immunoematologia e medicina trasfusionale

Nei giorni scorsi a Mantova c’è stato il duecentesimo donatore ma, proprio a causa dell’iter così lungo spiegato da Franchini, è necessario che i donatori aumentino. Ecco come poter proporsi come donatore

Intervista a Massimo Franchini, primario di immunoematologia e medicina trasfusionale

 

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