MANTOVA – Il 12 aprile del 2019 a Motteggiana uccisero a sprangate un loro connazionale 43enne e ieri, lunedì 7 dicembre, davanti ai giudici della Corte d’Assise in Tribunale a Mantova si sono scaricati vicendevolmente la responsabilità del delitto. Scambio di accuse dunque tra i coniugi indiani Narinder Kaur, 32 anni, e Sarwjeet Singh, 45 anni, entrambi a processo per omicidio volontario aggravato. Nodo focale di entrambe le deposizioni quello relativo al momento dell’assassinio e al ruolo ricoperto in tale circostanza. Singh ha infatti riferito di aver tenuto fermo la vittima mentre la moglie la colpiva con un tubo di metallo. L’altra imputata invece ha raccontato che sarebbe l’autore materiale del delitto sarebbe stato il marito e lei, quella domenica mattina, lo avrebbe solo accompagnato a casa di Kumar per poi rimanere, seguendo le indicazioni impartitele in precedenza dal coniuge, Un cambio di versione sostanziale rispetto a quanto reso dai due al giudice per le indagini preliminari in sede di interrogatorio di convalida del fermo – nella fattispecie Kaur aveva riferito di aver partecipato al delitto solo nell’atto finale infierendo sulla vittima a terra e ormai esanime con un paio di colpi, mentre Singh aveva accennato ad un concorso attivo di entrambi nell’omicidio – che ha portato il pubblico ministero Silvia Bertuzzi prima della chiusura dibattimentale a chiedere la trascrizione in atti di dette pregresse deposizioni. Sentenza attesa alla prossima udienza.
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