OSTIGLIA – Il Comune di Ostiglia, sulla base del del Decreto Legge 23 novembre 2020, n. 154 (Decreto ristori – ter), recante “Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, che prevede all’art. 2 l’istituzione di un ulteriore fondo (dopo quello di aprile) da erogare ai Comuni, per consentire misure urgenti di solidarietà alimentare, ha deliberato i criteri di accesso e le modalità partecipazione. Come la precedente, l’attuale misura si rifà all’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020.
L’intervento attivato sarà fruibile per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità e di farmaci in esercizi commerciali (supermercati e attività commerciali) aderenti all’iniziativa. Per questa misura urgente di solidarietà alimentare a Ostiglia sono stati assegnati € 35.631, 15.
I riferimenti temporali sono i mesi di settembre, ottobre, novembre (dalla ripresa dell’emergenza e con il mese di maggior chiusura delle attività); le procedure di richiesta ed erogazione sono come quelle di aprile: domande da far pervenire all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Ostiglia da lunedì 14 dicembre, fino a sabato 19 dicembre alle ore 12.00, all’indirizzo di posta elettronica ufficio.servizisociali@comune.ostiglia.mn.it o solo in caso di impossibilità, con altra modalità, previo appuntamento telefonico al numero 0386 300241 – 245.
Il modulo per le domande sarà disponibile sul portale del Comune di Ostiglia da lunedi 14 dicembre, in formato .doc. La domanda potrà essere presentata solo da un componente del nucleo famigliare. L’importo del buono è così definito: nucleo familiare con una sola persona, € 150,00; nucleo con due persone, € 250,00; ad ogni altro componente successivo alla seconda persona presente nel nucleo verrà riconosciuta la quota aggiuntiva di € 50,00 per ogni persona, fino ad un massimo di € 400,00.
“Con questa misura, come già era stato fatto ad aprile – spiega l’assessore ai servizi sociali, Ilaria Reggiani -, si vuole intercettare chi è stato maggiormente colpito economicamente in seguito all’emergenza in atto, e chi si trova in stato di bisogno”.