MANTOVA – “Con il Green Deal e le strategie Farm to Fork e Biodiversity il mondo agricolo ha di fronte a sé un cambio di paradigma: il settore primario è chiamato non più solamente a produrre in termini di quantità, ma a rispondere alle nuove attenzioni del consumatore in tema di salubrità e sostenibilità ambientale. In particolare, gli agricoltori dovranno prendere in considerazione i nuovi indirizzi che promuovono il biologico come elemento di tutela della biodiversità”.
Così il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra, ha rimarcato il messaggio emerso dal secondo webinar organizzato in diretta Facebook per inquadrare le nuove sfide dell’agricoltura europea fra Politica agricola comune, New Green Deal, strategia per il biologico e nuovi accordi internazionali.
Ne hanno parlato ieri sera il direttore Erminia Comencini, insieme a Paolo Di Stefano e Cecilia Dardes dell’ufficio di Coldiretti a Bruxelles, avamposto del sindacato nella capitale dell’Unione europea con finalità di monitoraggio e lobbying a favore del mondo agricolo.
In questa fase, ha anticipato Di Stefano, “l’Europa sta attraversando una fase dialettica per pianificare il futuro delle politiche agricole e delle nuove strategie ambientali che, se da un lato rispondono a una strategia di maggiore tutela della biodiversità, dall’altro devono essere accompagnate da analisi di impatto cumulative, anche in termini economici, che ad oggi ancora non sono state compiute dalle istituzioni comunitarie”.
Positivo, per il responsabile dell’ufficio di Coldiretti Bruxelles, “il nuovo approccio delle politiche commerciali internazionali, che il sindacato guidato da Ettore Prandini punta a intersecare con maggiori garanzie di reciprocità per tutelare la qualità e per richiedere i requisiti ai quali sono chiamati a sottostare gli agricoltori europei”. Un obiettivo che Coldiretti chiede venga applicato nell’approccio di intesa fra Ue e Mercosur, in fase avanzata di discussione.
“Il recente accordo tra Unione europea e Stati Uniti, che sospende per quattro mesi i dazi supplementari all’esportazione – ha specificato Di Stefano – è per Coldiretti un primo passaggio fondamentale per rilanciare le esportazioni comunitarie”.
All’interno del Green Deal la Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha previsto una strategia per la biodiversità. Non è ancora stata tradotta in atti legislativi, ma la proposta prevede che il 30% dalla superficie terrestre e marina dell’Ue sia di fatto protetta, il 10% delle superfici agricole siano ricondotte ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, ma punta anche alla riduzione del 50% dei pesticidi e del 20% dell’utilizzo dei fertilizzanti.
Fra gli obiettivi anche quello di raggiungere una superficie media all’interno dell’Unione Europea del 25% delle terre agricole coltivate con metodo biologico.
“La Commissione – ha spiegato Cecilia Dardes di Coldiretti Bruxelles – attribuisce un ruolo centrale all’agricoltura biologica, considerata l’agricoltura del futuro, in grado di riconciliare sistemi alimentari e natura, tanto che gli agricoltori biologici sono definiti i pionieri dell’agricoltura sostenibile. Il bio è considerato strategico anche per il ricambio generazionale, l’uguaglianza di genere e la ripresa economica dell’Europa”.
Il piano d’azione comunitario per il biologico, ha anticipato Cecilia Dardes, “prevede 23 azioni suddivise in tre assi, finalizzati a stimolare la domanda e assicurare la fiducia dei consumatori, a incentivare la conversione e rafforzare l’intera filiera, a migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità”.
Il biologico in Italia parte avvantaggiato, avendo già oltre il 15% della Superficie agricola utile nazionale a regime, per oltre 2 milioni di ettari. “Il mercato stimato si aggira sui 6 miliardi di euro, dei quali il 50% destinato al consumo interno e l’altra metà destinata all’export – ha puntualizzato Dardes -. Sarà tuttavia fondamentale garantire risorse adeguate, promuovere la semplificazione amministrativa, assicurare l’integrità dei principi fondanti del biologo, favorendo la qualità delle produzioni e la tutela dell’ambiente”.