Animali domestici in condominio, ecco come è cambiata la legge a prescindere dal regolamento contrattuale condominiale. Tutte le regole in materia di animali in condominio e rispetto delle parti comuni.
Tra i divieti da rispettare nel condominio, quello sulla detenzione di animali domestici non è più in vigore a prescindere dal regolamento contrattuale. Con la riforma in vigore dal 2013, il singolo condomino, ha più possibilità di far valere i suoi diritti senza dimenticare, però, di rispettare i doveri e le buone norme di comportamento. Il condominio è una comunità: dovere, rispetto e tolleranza sono principi fondamentali che dovrebbero appartenere al senso civico di ogni abitante.
Animali domestici in condominio, normativa
Ecco cosa dice la legge in materia di animali in condominio.
Con l’introduzione dell’ultimo comma, il IV, dell’articolo 1138 del Codice civile, il legislatore ha disposto che “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. Quindi non vi è regolamento contrattuale che regga!
Il regolamento contrattuale non ha il potere di vietare la detenzione di animali domestici in ambito condominiale. Nessun potere di divieto è assegnato neanche alle assemblee.
Chi vuole vietare la detenzione di animale in condominio da parte del singolo, non avrà vita facile: non basta rivolgersi alle autorità. Il tribunale di Cagliari, il 22 luglio 2016, ha ribadito che nessun regolamento anche se antecedente alla legge di riforma 220/2012, può vietare di possedere un animale domestico.
Quali animali sono ammessi in condominio
In un primo momento, la normativa faceva riferimento esclusivo ad animali di compagnia prevedendo il permesso di detenere animali come cani e gatti. La versione finale del testo di legge, però, fa riferimento a più generiche specie di animali domestici. Con il termine “domestici” si abbraccia una categoria più ampia che comprende numerose specie tra cui roditori, uccelli e altri mammiferi.
Animali domestici in condominio, doveri da rispettare
Detenere un animale domestico in condominio è diritto del singolo abitante ma questo deve sottostare a precisi doveri e curare le norme di comportamento del buon vicinato. Alcune delle regole da rispettare per il padrone dell’animale domestico sono contenute nell’ordinanza del Ministero della Salute datata 13 luglio 2016.
Il padrone ha l’obbligo di tenere il cane al guinzaglio e in determinate circostanze deve utilizzare la museruola. Il padrone dell’animale domestico ha il dovere di raccogliere i bisogni che l’animale deposita negli spazi comuni e deve anche assicurare la normale tranquillità del condominio e quindi evitare rumori molesti o odori sgradevoli.
Insomma, il padrone dell’animale non può permettere al cane o al gatto di fare pipì negli spazi comuni se questa è causa di cattivi odori così come non può consentire all’animale di abbaiare continuamente anche nelle ore di quiete come, per esempio, di notte. Il padrone deve provvedere al benessere dell’animale ed è penalmente e civilmente responsabile se il cane danneggia cose o persone.
In caso di permanenze, anche momentanee, di animali domestici presso balconi e terrazze (anche ad uso esclusivo del condomino) i proprietari sono tenuti ad assumere accorgimenti necessari affinché gli animali non provochino sporcizie, danni o arrechino molestie ai passanti, pena il ricovero presso canili e spese del contravventore a seguito di un’ordinanza del Sindaco.
E’ vero che il singolo condomino ha diritto di detenere un cane o un altro animale domestico ma può farlo solo rispettando i suoi doveri e quelli circa la quiete del condominio. In caso di un cane che abbaia troppo minando le regole sulla quiete del condominio oppure che sporca gli spazi comuni o causa cattivi odori, l’amministratore può agire in giudizio (anche senza l’autorizzazione dell’assemblea) per ottenere il rispetto di clausole regolamentari che disciplinano l’uso di proprietà individuali perché tale azione rientra nei compiti che la legge gli attribuisce.
In realtà, un cane se ben tenuto, non infastidisce nessuno ma è il padrone a fare la differenza, anche quando il cane è di taglia grande!
Regolamento in condominio
Cani e gatti, nel condominio, non rappresentano l’unica minaccia alla quiete; sapete che nel condominio vige il divieto di fumare e ci sono regolamenti su dove parcheggiare la bici e come gestire la raccolta della spazzatura? Negli articoli che vi proponiamo vi segnaliamo alcune regole da seguire per garantire il rispetto del vicinato in ambito condominiale.