MANTOVA – Le scuole superiori mantovane la prossima settimana torneranno in presenza al 60%. E’ questa la proposta che l’Ufficio scolastico territoriale (ex Provveditorato agli studi) ha avanzato oggi durante l‘incontro con le diverse istituzioni locali coinvolte nella ripartenza delle scuole con la didattica in presenza.
Una proposta quella di via Cocastelli che recepisce le numerose criticità avanzate negli ultimi giorni dagli istituti, molti dei quali si trovano con seri problemi di spazi e con difficoltà organizzative per poter garantire la totalità o quasi degli studenti in classe.
In ogni caso domani il Provveditore sottoporrà questa indicazione ai dirigenti scolastici di tutte le scuole superiori della provincia e poi ci sarà un nuovo confronto con le istituzioni.
Con gli studenti in classe al 60% Apam sarà in grado di evitare il doppio turno delle corse che costringerebbe a orari di entrate e di uscita diversificati dalle scuole.
Sembra comunque assai improbabile, fatta eccezione forse per qualche situazione particolare, che le scuole superiori mantovane, anche le settimane successive arrivino al 100% delle lezioni in presenza.
Una situazione in ogni caso comune alla stragrande maggioranza degli istituti in Italia. Non a caso il governo, ha optato affinchè in zona rossa, sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca.