Castiglione, ecco il nuovo angiografo dell’Ospedale San Pellegrino

CASTIGLIONE – L’Ospedale San Pellegrino continua ad investire per il miglioramento dei servizi al cittadino. E’ stato presentato il nuovo angiografo, macchina che, come ha spiegato il presidente del gruppo Mantova Salus, Guerrino Nicchio, “si inserisce nel progetto di potenziamento della cardiologia perseguito dal GMS, e arriva dopo la nuova dotazione di ecocardiografi di ultima generazione e della Tac coronarica da 128 slice, mirando ad offrire agli utenti il meglio di quello che si può avere sia in fase diagnostica che interventistica”. Un investimento, quello del solo angiografo, che nel complesso vale più di 1,1 milioni di euro. “Ricordo che 15 anni fa questa struttura avrebbe dovuto essere dismessa, mentre oggi è sempre più un’eccellenza al servizio del territorio. “La nuova apparecchiatura – spiega il responsabile del servizio di emodinamica Gianluigi D’Alessandro – oltre a garantire la miglior qualità delle immagini acquisite, ha anche una importante riduzione della dose di radiazioni emesse (-70% rispetto alle altre macchine di ultima generazione) grazie ad un brevetto proprietario, a beneficio sia del paziente che del personale sanitario. Inoltre il nuovo macchinario è dotato di un software che consente di utilizzare l’anidride carbonica invece del tradizionale mezzo di contrasto iodato, che è pericoloso per i pazienti con insufficienza renale o con allergia.

All’inaugurazione erano presenti l’on. Andrea Dara, in rappresentanza anche del Comune di Castiglione, il direttore di Areu Pierpaolo Parogni, ed il direttore generale dell’ASST Poma Raffaello Stradoni: “La collaborazione tra pubblico e privato può essere proficua, qui a Mantova funziona e questi investimenti della direzione generale del San Pellegrino lo testimoniano. Quello che emerge è un sistema in rete che vede il Poma come pivot territoriale, con cui tutti gli attori sanitari collaborano. Serve un miglior assetto normativo, ci sono le convenzioni da aggiornare e le sperimentazioni gestionali da stabilizzare”. Segue a ruota la dirigente dell’Ats Valpadana Mara Chiara Martinelli: “Il San Pellegrino rivendica con determinazione ed impegno il suo ruolo sul territorio. Non solo nella rete Stemi (per il soccorso degli infarti), in cui rientra a pieno titolo, ma anche in altre reti come quella del trauma e la stroke, oltre che per la gestione dell’hub vaccinale, in cui ha dimostrato velocità e flessibilità”.

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