5G a Mantova: in quanti lo stanno già utilizzando?

Sono settantacinque le antenne già attive, la copertura nazionale è quasi completa e la velocità di connessione è al pari di quella della fibra. Eppure, non tutti ancora scelgono di affidarsi al 5G. Vediamo com’è la situazione nel mantovano.

Anche a Mantova, le infrastrutture sono operative e gli operatori nazionali hanno dato accesso alla rete anche ai quartieri storici che si affacciano sui laghi. Ma in quanti stanno effettivamente usando il 5G? Diciamo che, le antenne ci sono, la copertura è buona, eppure ancora questa rete non sta decollando. Scopriamo insieme il perché.

Oltre lo smartphone: i nuovi usi del 5G a Mantova

Il 5G non serve solo a far andare più veloci i social. Le aziende agricole del basso mantovano testano i sensori IoT per monitorare l’umidità del suolo in tempo reale, mentre i magazzini lungo il canale industriale sperimentano i veicoli autonomi guidati dalle reti private. Sul fronte consumer, la connessione ultraveloce sostiene anche le attività meno ovvie: gli appassionati di gioco online usano il 5G per lo streaming in alta definizione e per i tavoli live con latenza ridotta. Gli utenti possono sperimentare i casinò 70 giri gratis senza deposito senza doversi preoccupare della connessione o del buffering.

Non a caso, i casinò online offrono delle promozioni come i giri gratis dove invogliano gli appassionati a testare la piattaforma senza dover effettuare un deposito iniziale. Diciamo che è una specie di incentivo e che avere una connessione rapida in questi casi è un’ottima cosa.

Una rete che cresce: antenne, frequenze e copertura

Il Comune ha censito 75 antenne 5G attive distribuite fra il centro, la periferia e le frazioni, un numero quadruplicato in meno di tre anni. La presenza di siti multi-operatore consente a TIM, Vodafone, WINDTRE, Iliad e Fastweb di offrire il servizio quasi ovunque dentro il perimetro urbano.

  • TIM e Vodafone concentrano la banda a 3,7 GHz intorno al centro storico per garantire throughput elevato.
  • WINDTRE e Iliad puntano invece su frequenze DSS, che riutilizzano lo spettro 4G per ampliare la copertura nelle zone industriali.

Il risultato? Secondo un’analisi pubblicata a novembre 2024, il 5G copre il 99,5% delle aree abitate italiane, pone il Paese ai vertici europei per estensione della nuova rete. Mantova beneficia di questa spinta nazionale, anche grazie ai corridoi autostradali A22 e SS10, dove le celle macro sono già state riconvertite.

Chi naviga davvero in 5G: stime di utilizzo in provincia

Se la rete è pronta, il traffico lo è un po’ meno. Solo il 17% delle connessioni mobili italiane utilizza stabilmente il 5G . Traslando la percentuale sulla popolazione mantovana, significa che poco più di un utente su sei accede regolarmente alla nuova tecnologia. Le ragioni principali sono due:

  1. Non tutti gli smartphone venduti negli anni scorsi supportano il 5G nativo;
  2. Molti piani tariffari richiedono un upgrade a un profilo 5G ready e non tutti lo ritengono così importante.

Nel complesso, la traiettoria rimane positiva e gli operatori segnalano un incremento costante di attivazioni da inizio 2025, complice l’arrivo di terminali mid-range compatibili con le bande italiane.

Prestazioni sul campo: cosa dicono i test di velocità

La differenza fra avere il 5G e sentirlo si gioca sui megabit reali. Nel suo ultimo report, Opensignal ha misurato sulla tratta autostradale del Mincio un download medio di 218,8 Mb/s per la rete Vodafone, il valore più alto registrato in Italia su percorsi a lunga percorrenza . È una velocità che permette di scaricare un film in HD in meno di tre minuti o di partecipare a videoconferenze in 4K senza singhiozzi.

Gli speed test indipendenti usano tre parametri:

  • Capacità di download e di upload effettiva, misurata in Mbps.
  • Latenza media, decisiva per il cloud gaming e le applicazioni di realtà aumentata.
  • Coerenza della rete, ovvero la frequenza con cui le prestazioni restano sopra una soglia minima.

Su questi indicatori, la rete cittadina si colloca in fascia medio-alta, con dei picchi notevoli in prossimità del quartiere Valletta Valsecchi e della zona universitaria, dove le antenne sono collegate a dorsali in fibra da 10 Gbps.

Ecco alcuni dei settori locali che già capitalizzano sulla nuova rete:

  • Agricoltura di precisione: droni e irrigazione smart nelle campagne di San Giorgio.
  • Logistica: tracking in tempo reale dei pallet nel polo intermodale di Valdaro.

Con la progressiva attivazione del 5G standalone, attesa entro fine 2025, si apriranno degli altri margini per le applicazioni a bassa latenza come la telemedicina e la manutenzione predittiva in fabbrica.

Mantova dispone oggi di un’infrastruttura 5G solida: antenne diffuse, backhaul in fibra e performance di tutto rispetto. Eppure, l’utilizzo resta limitato a circa un quinto delle linee mobili, segno che l’evoluzione tecnologica corre più veloce delle abitudini degli utenti. Con l’arrivo delle offerte tariffarie più convenienti e di dispositivi economici già compatibili, i prossimi dodici mesi diranno se la città riuscirà a colmare il divario fra la potenzialità e l’uso reale, in questo modo il 5G passerà dall’essere una semplice sigla sul display a un motore di nuovi servizi quotidiani.

 

 

 

 

 

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