Come non pagare la rottamazione auto? Ecco come funziona

Quando un’auto giunge al termine della sua vita utile, il pensiero della rottamazione può essere scoraggiante, specialmente per i costi che spesso comporta. Tuttavia, esistono metodi per ridurre o addirittura azzerare le spese legate a questo processo.

Ne abbiamo parlato con rottamazionegratisroma.it, azienda specializzata nel rottamare l’automobile a Roma, con la quale abbiamo sviluppato questa guida vedremo cosa significa rottamare un veicolo, quali sono i costi standard, i modi per non pagarli e quali documenti servono per affrontare la procedura senza intoppi.

Cos’è la rottamazione

La rottamazione è la procedura attraverso cui un veicolo viene demolito fisicamente e cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questo processo ha un duplice scopo: da un lato, garantisce lo smaltimento corretto e sicuro dal punto di vista ambientale, recuperando materiali riciclabili e riducendo l’impatto ecologico; dall’altro, solleva il proprietario dagli obblighi fiscali e assicurativi legati al veicolo.

La rottamazione si applica quando un’auto è ormai inutilizzabile o troppo costosa da riparare, ma può essere effettuata anche in caso di necessità di acquistare un veicolo nuovo. È importante notare che, senza questa procedura, il proprietario resta responsabile del bollo auto e di eventuali sanzioni amministrative, anche se il veicolo non è più utilizzabile.

Costi standard della rottamazione

La rottamazione comporta solitamente dei costi legati alla gestione delle pratiche burocratiche. Ecco una panoramica delle spese principali:

  • Emolumenti ACI: circa 13,50 € per la pratica di cancellazione dal PRA.
  • Imposta di bollo: 32 €, che possono salire a 48 € se si utilizza il modello NP3C come nota di presentazione.
  • Costi operativi del centro di demolizione: variabili, ma mediamente intorno ai 50-70 €, per un totale complessivo che può arrivare a 80-90 €.

A queste spese si possono aggiungere costi extra, come il servizio di trasporto del veicolo fino al centro di demolizione, se l’auto non è marciante. È quindi importante pianificare con attenzione e informarsi sui prezzi applicati dai demolitori.

Metodi per rottamare l’auto gratuitamente

Fortunatamente, esistono diversi modi per evitare di pagare la rottamazione. Ecco alcune opzioni:

1. Concessionari che offrono la rottamazione gratuita

Molti concessionari di auto nuove includono la rottamazione del vecchio veicolo come parte dell’offerta. Questo è particolarmente comune durante campagne promozionali o quando si accede a incentivi statali per la sostituzione di veicoli inquinanti con modelli più ecologici. In questi casi, il concessionario si fa carico di tutte le spese, inclusa la gestione delle pratiche amministrative.

2. Centri di demolizione autorizzati

Alcuni centri di demolizione offrono il servizio gratuitamente, soprattutto se il veicolo è completo di tutte le sue parti. Questo perché possono recuperare materiali e componenti ancora utilizzabili, ricavando un profitto dal loro riutilizzo o vendita. Contattare diversi centri nella propria area può aiutare a trovare l’opzione più conveniente.

3. Servizi di ritiro a domicilio

Esistono aziende specializzate che ritirano il veicolo direttamente a casa e si occupano della demolizione senza addebitare alcun costo al proprietario. È essenziale verificare che questi operatori siano regolarmente autorizzati, poiché solo i centri accreditati possono rilasciare il certificato di rottamazione, documento fondamentale per la cancellazione del veicolo dal PRA.

4. Campagne di incentivi locali

Oltre agli incentivi nazionali, alcune regioni o comuni promuovono iniziative per agevolare la rottamazione di veicoli particolarmente inquinanti, coprendo i costi operativi. Informarsi presso gli enti locali può aiutare a scoprire opportunità aggiuntive.

Documenti necessari per la rottamazione

Per procedere con la rottamazione, è indispensabile presentare una serie di documenti al centro demolizione o al concessionario. Questi includono:

  1. Carta di circolazione (libretto): Documento che descrive le caratteristiche del veicolo e ne attesta l’idoneità alla circolazione.
  2. Certificato di proprietà (CdP) o Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DUC): Necessario per dimostrare la titolarità del veicolo. Se smarrito, è richiesta la denuncia di smarrimento.
  3. Targhe del veicolo: Sia anteriore che posteriore.
  4. Documento d’identità valido: Carta d’identità, passaporto o patente del proprietario.
  5. Codice fiscale: Serve per completare le formalità amministrative.

Se il veicolo è sottoposto a fermo amministrativo, non è possibile rottamarlo fino alla risoluzione del fermo. In caso di decesso del proprietario, gli eredi devono presentare documenti che attestino la loro titolarità, come l’atto di accettazione dell’eredità o una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Una volta consegnata tutta la documentazione, il centro demolizione rilascia il certificato di rottamazione. Questo documento è essenziale, poiché attesta l’avvenuta cancellazione dal PRA e libera il proprietario da ogni obbligo fiscale o amministrativo legato al veicolo. È consigliabile conservarlo con cura per eventuali necessità future.