Dopo il rating di S&P a Strategy Bitcoin pronto per 1,3 trilioni di dollari istituzionali

Il rating “B-” di S&P a Strategy Inc. riconosce Bitcoin come garanzia legittima, aprendo l’accesso a 130 trilioni di dollari di capitale istituzionale regolamentato.

Si è consumato un evento discreto ma epocale, destinato a ridefinire la valutazione degli asset digitali da parte dei mercati tradizionali. Per la prima volta, un’agenzia di rating globale di primaria importanza ha esaminato un’impresa il cui indebitamento è ancorato direttamente a BTC. Il 27 ottobre, S&P Global Ratings ha attribuito a Strategy Inc. (MSTR) un rating “B-“ con outlook stabile.

Mathew Sigel, responsabile ricerca asset digitali presso VanEck, ha definito il rating un “territorio ad alto rendimento, solvibile ma vulnerabile agli shock”. Esso riconosce la struttura debitoria di Strategy e Bitcoin come collaterale legittimo nel credito globale. S&P inserisce BTC nella griglia analitica di debito societario, obbligazioni sovrane e prestiti su commodities, rendendo concreto un concetto astratto.

S&P vede Bitcoin come fonte di volatilità, citando la “forte dipendenza da Bitcoin”, la “sottile capitalizzazione” e la “fragile liquidità in dollari” di Strategy per il rating speculativo. Gli esperti cripto dissentono: il modello sottovaluta la liquidità e robustezza di BTC, convertibile istantaneamente in varie giurisdizioni senza banche.

Jeff Park, CIO di ProCap BTC, critica: “Trattare Bitcoin come capitale NEGATIVO ignora la sua liquidità, indipendenza finanziaria e proprietà di copertura”. I regimi contabili evolvono: ASC 820 (FASB) consente valutazione fair value; linee guida CAMT (Tesoro USA) escludono plusvalenze non realizzate dall’imposta minima. Conclude: “Il RAC resta l’ultimo organo governativo illogicamente isolato”.

I rating regolano l’allocazione del rischio per 130.000 miliardi di dollari di capitale a reddito fisso (fondi pensione, assicurazioni, sovereign wealth funds).

Un upgrade o downgrade di una lettera può spostare miliardi di flussi overnight. Fino a oggi, Bitcoin era escluso dall’ecosistema: investitori regolamentati, vincolati a asset rated, limitavano l’esposizione a equity o ETF.

Il rating S&P a Strategy di Michael Saylor cambia lo scenario, aprendo un varco concreto. Permette accesso indiretto a BTC tramite debito collateralizzato, integrandolo nell’architettura creditizia globale senza detenzione diretta. Un ipotetico 1% del mercato obbligazionario mondiale orientato verso strumenti Bitcoin-linked genererebbe circa 1,3 trilioni di dollari di afflussi potenziali – oltre il doppio della capitalizzazione di Ethereum e superiore al PIL del Messico. Le ricadute superano i costi di funding di Strategy.

Il rating rappresenta la prima credenziale di BTC nella gerarchia del credito, annunciando l’ingresso dell’asset nel nucleo della finanza strutturata. Ne derivano tre effetti sistemici:

  • Bitcoin ascende nella scala dei collaterali, affiancando oro e bond investment-grade come garanzia per prestiti e structured products;
  • l’eligibilità istituzionale si espande: fondi pensione e veicoli creditizi possono razionalizzare esposizioni BTC-backed in base a prescrizioni normative;
  • l’integrazione regolamentare accelera, con metodologie di rating che informano i risk-weighting framework di Basilea, permettendo di misurare piuttosto che escludere l’esposizione a Bitcoin.

Queste dinamiche trasformano Bitcoin da asset speculativo a destinatario di capitale duration-based, stabilizzando i mercati sovrani. Il rating “B-” di S&P valorizza BTC come collaterale, spostando la volatilità dal sentiment ai rendimenti. 

Con più emittenti rated, si formerà una track record creditizia, preludio alla prima curva dei rendimenti del Bitcoin come oro digitale nel sistema globale.

In questo contesto, continuamente in rapida evoluzione che vede le criptovalute sempre più centrali all’interno della new economy, asset come Bitcoin Hyper stanno guadagnando credibilità e prestigio, pur essendo ancora delle prevendite. 

Bitcoin Hyper (HYPER) è un protocollo Layer 2 all’avanguardia per Bitcoin che ha incassato 25,18 milioni di dollari in una prevendita di grande impatto, rappresentando un avanzamento decisivo contro i vincoli di scalabilità della blockchain madre. Oggi Bitcoin elabora circa 7 transazioni al secondo (TPS), con fee frequentemente proibitive che ne ostacolano l’uso quotidiano. Bitcoin Hyper supera tali barriere adottando rollup ottimistici, capaci di raggruppare migliaia di operazioni off-chain e di elevare i TPS a valori paragonabili a quelli di Ethereum, senza compromettere la sicurezza del Layer 1.

L’offerta complessiva ammonta a 21 miliardi di token HYPER, con uno staking che garantisce APY superiori al 100%, attraendo sia investitori istituzionali sia retail. La roadmap prevede il debutto della mainnet nel 2025, seguito da dApp e una DAO per la governance decentralizzata nel 2026. La prevendita, in corso sul portale ufficiale, quota i token a 0,013185 dollari con bonus per i primi aderenti. 

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