Elon Musk e il Partito “America”: dopo Bitcoin abbraccerà anche Dogecoin?

Mentre Bitcoin sembra già avere il suo posto nel programma del nuovo partito di Elon Musk, gli occhi degli appassionati sono puntati su Dogecoin. 

Negli ultimi mesi, il panorama politico e finanziario statunitense ha assistito a una delle alleanze più fragorose sgretolarsi sotto i riflettori: quella tra Elon Musk e Donald Trump. In seguito a uno scontro pubblico riguardante una proposta di legge fiscale e di spesa da oltre 5.000 miliardi di dollari — definita da Musk “disgustosa” e “oltraggiosa” — il fondatore di Tesla ha iniziato a paventare la possibilità di fondare un nuovo movimento politico, che ha provvisoriamente battezzato America Party.

Secondo Musk, tale partito nascerebbe per “restituire la libertà al popolo”, discostandosi dai tradizionali schemi binari del sistema politico americano. Un’idea che l’ex presidente Trump ha liquidato come “ridicola”, sostenendo che “gli Stati Uniti sono sempre stati una nazione a due partiti” e che la creazione di un terzo “non farebbe che generare confusione”.

Bitcoin sì, ma Dogecoin potrebbe essere la vera mascotte

Al di là delle polemiche politiche, ciò che ha realmente infiammato il dibattito nelle community crypto è stata la risposta di Musk a una domanda diretta: l’America Party adotterà Bitcoin? La risposta? Un secco “sì”. Ma per gli investitori più attenti, il vero interrogativo riguarda Dogecoin (DOGE), da sempre criptovaluta “di cuore” per Musk.

Il legame tra il magnate e il meme coin è iniziato nel 2019, quando Musk lo definì “probabilmente la mia criptovaluta preferita”. Da allora, DOGE ha vissuto momenti di gloria — e volatilità estrema — alimentati dalle dichiarazioni, dai meme e dalle iniziative (anche imprenditoriali) del fondatore di SpaceX.

Tesla ha cominciato ad accettare Dogecoin per alcuni prodotti; SpaceX ha persino annunciato una missione lunare interamente finanziata in DOGE. Quando Musk ha acquisito Twitter (ora X), ha alimentato le speranze di una futura integrazione della criptovaluta all’interno della piattaforma, soprattutto dopo che la nuova CEO Linda Yaccarino ha confermato l’intenzione di trasformare X in una “app per tutto”, con servizi finanziari inclusi.

L’effetto Dogefather: prezzo in salita e cause legali

Anche se il clamore intorno a DOGE si è affievolito nel 2023, l’influenza di Musk sulla criptovaluta resta evidente. La sua partecipazione indiretta alla campagna repubblicana ha fatto impennare il valore di DOGE, che oggi oscilla intorno ai $0,1677, in crescita del 3% nell’ultima settimana.

Secondo alcune proiezioni tecniche, DOGE potrebbe crescere fino al 4.259% rispetto ai livelli attuali, soprattutto dopo aver rotto una trendline discendente durata tre mesi. Segnali che per molti significano una nuova fase rialzista, alimentata dal ritorno del “Dogefather” sulla scena politica.

Dove conservare Dogecoin, Bitcoin e altre criptovalute? Entra in scena Best Wallet

In un contesto in cui le criptovalute stanno assumendo una sempre maggiore rilevanza non economica ma anche politica, cresce l’esigenza di strumenti affidabili per la conservazione sicura degli asset digitali. Ed è qui che entra in gioco Best Wallet Token, un progetto nato per rivoluzionare l’accesso e la sicurezza nel mondo Web3.

Best Wallet si propone come un portafoglio non custodial, dotato di un’interfaccia intuitiva e tecnologie di crittografia avanzata, pensato sia per utenti esperti sia per principianti. Il suo obiettivo è garantire massima sicurezza e controllo totale degli asset digitali da parte dell’utente, senza compromettere l’utilizzo. 

La presenza del Best Wallet Token come utility nativa consente l’accesso a funzionalità esclusive come l’autenticazione decentralizzata, le notifiche in tempo reale e l’integrazione con dApp DeFi e NFT. Nonostante il prezzo di prevendita sia più elevato rispetto ad altri portafogli emergenti, la qualità dell’infrastruttura lo rende uno strumento essenziale per chi intende partecipare attivamente al mondo crypto senza rischi legati a storage insicuri. La prevendita attualmente ha superato i 13 milioni e 700 mila dollari, con il prezzo del singolo token arrivato a $0,0252. Anche la community che si è creata intorno al progetto è degna di nota . Sono oltre 73 mila i follower su X e quasi 50 mila quelli su Telegram e Discord, trainati tra le altre cose dalla funzione Upcoming Token che ha portato alla ribalta alcune delle prevendite più interessanti del momento, che possono costituire un’alternativa “indipendente” rispetto a quelle più “istituzionalizzate”. 

Che si tratti di conservare Bitcoin, DOGE o altre monete emergenti nel portafoglio digitale di un nuovo partito politico decentralizzato, Best Wallet rappresenta la cassaforte ideale per chi vede nella libertà finanziaria una priorità assoluta.

Un futuro decentralizzato: Musk, la politica e l’economia cripto

Se l’America Party dovesse realmente prendere forma, potrebbe diventare la prima forza politica significativa negli Stati Uniti a integrare la blockchain nel proprio programma. L’adozione ufficiale di Bitcoin da parte di un partito — e forse anche di Dogecoin — potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’intero settore.

E mentre l’interesse mediatico si concentra su Musk, le vere sfide si giocheranno su altri fronti: regolamentazione, adozione di massa e infrastrutture sicure. In questo nuovo ordine, strumenti come Best Wallet e criptovalute come Bitcoin e DOGE potrebbero non essere più semplici asset speculativi, ma strumenti politici di libertà individuale e potere economico decentralizzato.

 

 

 

 

Recensioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le due parti. Informazioni riservate a un pubblico maggiorenne.