Il fascino della frontiera: tre idee di viaggio verso mete selvagge

Si sciolgono le ultime nevi sulle montagne, le giornate si fanno più lunghe e di colpo fa capolino la primavera, dolce preludio dell’estate; tornano alla memoria vividi i ricordi di camminate nella natura, bagni e vacanze in luoghi lontani.

È tempo di grandi progetti, il periodo perfetto per iniziare a immaginare le tanto agognate vacanze: immersi nella natura, a spasso per le raffinate capitali europee o alla ricerca di piccole perle nascoste, ogni persona accarezza desideri diversi e si lascia trasportare dall’entusiasmo.

Paesi Baschi

È impossibile iniziare una breve lista di mete di viaggio senza mettere al primo posto la Spagna. Luogo dal fascino unico, ma dai mille volti fatti di luci e colori diversi. Scegliamo i Paesi Baschi, una terra di confine tra Francia e Spagna, dove le montagne incontrano l’oceano. Qui, il verde intenso dei pascoli si alterna al blu profondo del mare, creando un paesaggio mozzafiato, emozionante e selvaggio.

Per raggiungere questa destinazione la scelta migliore è atterrare a Bilbao, capitale della regione. Dall’Italia possiamo raggiungere facilmente questa meta, ad esempio, con un volo in partenza da Malpensa. Una volta prenotato il volo non dimenticare però di pensare anche al posto auto; molto spesso, infatti, trovare un parcheggio prima della partenza potrebbe essere stressante, e nei casi peggiori, potremmo rischiare persino di perdere il nostro volo. Niente paura, basta scaricare Parclick, digitare “parcheggio Malpensa” e visualizzare tutte le opzioni; una volta individuata quella che fa per noi la si potrà prenotare, pagando comodamente direttamente dall’app.

Camargue

La seconda proposta di questa breve selezione ci porta in Francia, nella regione della Camargue, un angolo d’Europa dove la natura regna sovrana. Stretta fra i due bracci del Rodano, questa regione ricca di paludi, stagni e sabbia costituisce un unicum non solo per quanto riguarda la geografia del territorio, ma soprattutto per l’incredibile varietà dei suoi ecosistemi.

La grande varietà faunistica riguarda soprattutto gli uccelli: oltre ai famosi fenicotteri rosa che abitano acquitrini e paludi, la Camargue è uno snodo importantissimo per moltissime specie di uccelli migratori che dal nord Europa si spostando in Africa, costituendo una vera e propria Mecca per ornitologi e fotografi appassionati di birdwatching.

La Camargue non è solo natura incontaminata da cui osservare gli eterni cicli della natura, ma anche arte e cultura. Abitata sin dai tempi dei romani, in questo territorio sorgono città dal fascino provenzale, come la celebre Arles, inserita nell’elenco dei siti UNESCO per i suoi numerosi monumenti, oppure centri più piccoli, come Aigues Mortes, protetta dalla sua imponente cinta muraria, un vero gioiello di architettura medievale.

Marocco atlantico

Infine, partiamo alla scoperta della costa atlantica del Marocco, che si estende all’incirca da Capo Spartel alla punta meridionale del Paese per un totale di oltre 1300 km, un tesoro nascosto che aspetta solo di essere svelato. Dimentica le folle di Marrakech e Casablanca, qui il ritmo è più lento, l’atmosfera più autentica.

Essaouira, è una meta immancabile di questo territorio: la sua medina, patrimonio dell’UNESCO è la gemma più bella di tutto lo scrigno, ma secoli di storia e il passaggio di molte civiltà ha fatto sì che si creasse una stratificazione di monumenti unica.

Imperdibile è anche la suntuosa El Jadida, unica città marocchina a vantare il titolo di patrimonio dell’umanità. La città si erge su un promontorio al di sopra di una piccola baia riparata dal porto storico, che fu per i portoghesi, durante il XVI secolo, un importantissimo snodo per rete commerciale e militare che i portoghesi stavano creando lungo la costa atlantica.

Proprio della dominazione portoghese prima e spagnola in seguito, risente lo stile architettonico del luogo, anche se l’impronta più profonda venne lasciata nel XVIII secolo, quando il sultano Sidi Mohammed ben Abdallah distrusse l’intera città per poi ricostruirla completamente, lasciando intatte solo le strutture militari portoghesi.

Abbiamo scelto tre mete che toccano corde specifiche dell’animo, lontane dai circuiti turistici di massa, all’insegna del consumo e del lusso: certo, non mancano possibilità di questo tipo, ma è in luoghi come questi, sospesi nel tempo, dove la natura metro dopo metro fa sentire costante la sua presenza, che possiamo sentirci parte di qualcosa di più grande, che ci sovrasta, ma di cui inevitabilmente facciamo parte, in cui nella percezione della nostra finitudine possiamo ritrovare l’umanità perduta.

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