Uno dei piatti simbolo delle gite fuori porta e dei pranzi in spiaggia, non è solo comodo, veloce da preparare e facile da trasportare, ma anche delizioso e ricco di vantaggi per l’economia domestica e per la salute.
Un intero menù in formato “schiscetta”!
L’insalata di pasta è uno dei piatti più iconici dell’estate, soprattutto nei paesi che seguono una dieta mediterranea, dove i carboidrati (da diverse fonti e nelle giuste percentuali calcolate rispetto all’introito calorico quotidiano di ogni individuo) rappresentano la base della piramide alimentare. A differenza delle pastasciutte e della maggior parte dei risotti (con poche eccezioni come quello alla milanese con ossobuco o la paella), e al pari dell’insalata di riso, di farro, di orzo perlato e del cous cous, l’insalata di pasta può essere trasformata in un vero e proprio piatto unico, equilibrato e contenente tutti i nutrienti necessari per rendere il pasto davvero completo. Ne è un esempio la ricetta dell’insalata di pasta di Sonia Peronaci, in cui la base neutra derivata dalla lavorazione di farina di grano e acqua, viene arricchita da un mix di ingredienti freschi e dai gusti equilibrati, che consentono di aggiungere all’apporto di carboidrati anche una quota di proteine, vitamine, sali minerali e grassi buoni.
A ciascuno la sua
Ovviamente, come accade per tutti i piatti che non rappresentano dei “classici” e di cui pertanto non esiste una ricetta depositata e cristallizzata nel tempo, l’insalata di pasta può essere declinata in mille varianti: da quelle che prevedono l’uso di una o più verdure diverse, a quelle di carne (per esempio pollo freddo, salumi o insaccati a dadini) da quelle con gamberetti a quelle con le uova o con formaggio.
Anche il condimento può variare: se c’è chi si limita al classico “filo d’olio a crudo”, alcuni non rinunciano a condimenti più elaborati come salse allo yogurt, maionese o vinaigrette a base di succo di limone. Tutto è lecito purché piaccia.
Infine anche la tipologia stessa di pasta può cambiare: a seconda dei gusti e delle esigenze personali è possibile utilizzare anche paste a base di farina di riso (bianco o Venere), mais, legumi o cereali diversi dal solo grano.
Le uniche variabili che devono restare costanti sono la scelta del formato (necessariamente corto) e il tipo di cottura (la pasta deve essere cotta al dente e fatta raffreddare il più rapidamente possibile per evitare che risulti molliccia una volta condita).
Un piatto antispreco
L’insalata di pasta è uno di quei piatti “anti spreco” per eccellenza, perché consente di riutilizzare tutti quegli avanzi di cucina o rimanenze di frigorifero che altrimenti in molti casi andrebbero buttati (soprattutto se rimasti in quantità insufficienti ad essere riportati in tavola il giorno dopo o per essere utilizzati come protagonisti per realizzare altri piatti.
E non solo: di fatto la stessa pasta avanzata può essere utilizzata come base per questo tipo di piatto, soprattutto se di una qualità adatta a mantenere il morso dopo la cottura.
Ovviamente, per ottenere un’ottima insalata di pasta, non basta accostare bene il gusto degli ingredienti, ma occorre anche osservare alcune regole di sicurezza. Soprattutto per quanto riguarda la conservazione e la rigenerazione degli alimenti. In questo articolo ne avevamo parlato a proposito degli avanzi della tavola delle Feste, ma il discorso è valido in tutti i periodi dell’anno. E anzi, proprio in estate, quando fa caldo, occorre qualche accortezza in più.
Un vantaggio (segreto) in più
In pochi sanno che l’’insalata di pasta può rappresentare un pasto ottimale per coloro che devono tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue. Infatti come si legge in questo articolo pubblicato su www.ilgiornale.it la pasta fredda, a differenza di quella calda, appena scolata dalla pentola, ha un carico glicemico ridotto. Ciò è dovuto al fatto che la procedura di raffreddamento rende gli amidi meno assimilabili dall’intestino e, di conseguenza, limita i picchi di insulina. In più la presenza nell’insalata di pasta di verdure e altri ingredienti ricchi di fibre e proteine, consente di abbassare ulteriormente l’indice glicemico. Anche per questo è importante evitare l’associazione con altre fonti di carboidrati come patate e carote, e optare preferibilmente per la pasta integrale, più ricca di fibre rispetto alla classica variante raffinata.