Manager d’azienda, scopriamo le competenze che non devono mancare

Chi lavora in azienda sa bene che i manager godono di un inquadramento contrattuale di tutto rispetto e spesso invidiabile.

Una busta paga a diversi zeri, formazione continua garantita, coperture assicurative extra, viaggi premio, partecipazione alle quote aziendali e tanto altro ancora, sono solo esempi dei privilegi che gratificano l’operato del manager.

Perché le aziende sono così generose con loro, che magari spendono il loro tempo tra una riunione e l’altra, una trasferta a Dubai e una a Los Angeles, appuntamenti e strette di mano, invece che sgobbare sulla scrivania come ogni dipendente?

La sensazione per molti è che lavorino di meno, ma guadagnino molto, molto di più di qualsiasi collaboratore.

La risposta è tutta nelle responsabilità.

Il ruolo di un manager non è tanto operativo, quanto organizzativo e gestionale, spesso persino decisionale.

Nelle aziende più strutturate, è colui a cui viene quasi delegata del tutto la gestione di un intero comparto aziendale, perché si occupi di far filare tutto liscio e raggiungere gli obiettivi di business.

Di fatto, non esiste un solo manager che si occupa di tutto, ma direttori di specifici reparti aziendali, come quello commerciale, marketing, finanza, risorse umane.

Il loro ruolo è saper affrontare tutte le situazioni che si pongono lungo il ciclo di vita dell’azienda, saper far fronte ai problemi, trasformarli in opportunità, cogliere e superare le sfide, trasferendo conoscenza alla squadra, guidandola e ispirandosi col suo operato.

In base alla sezione aziendale che dirige, quindi, non deve meravigliare che passi tante giornate del suo lavoro in giro a incontrare gente, organizzare riunioni con la squadra e analizzare dati e report. Il suo lavoro è esattamente quello di disporre e controllare, è un ruolo strategico e altamente concettuale.

Da lui, spesso, dipendono le sorti dell’intera azienda, se pure segue solo una parte di questa.

Va da sé che ricoprire un ruolo di così alto livello non è certo facile e neanche scontato.

Non bastano certo solo gli anni di esperienza accumulati nello stesso settore di attività, ma bisogna imparare a guardare oltre.

Generalmente i manager più affermati hanno seguito percorsi formativi che vanno ben oltre la semplice laurea o corso di aggiornamento.

Tanti di loro hanno investito in master specifici, progettati appositamente per formare figure dirigenziali.

Ne sono un esempio i master executive per manager e professionisti di 24ORE Business School, rivolti proprio ai lavoratori con diversi anni di esperienza alle spalle.

Chi desidera fare un salto di carriera e sente di avere le attitudini necessarie a ricoprire con successo il ruolo di manager, può valutare di investire in questo tipo di master, perché offre esattamente la formazione utile a comprendere le dinamiche di questo lavoro.

Con un approccio didattico pratico e orientato al lavoro, il confronto con professionisti di alto calibro ed head hunter è la possibilità di frequentarlo solo nei weekend, i master executive per manager e professionisti di 24ORE Business School si posizionano tra i privilegiati, per i manager di domani.

Con moduli specifici, che spaccano trasversalmente la gestione dei principali comparti e attività aziendali, l’obiettivo del percorso è permettere ai professionisti più competenti di aprire la mente verso le tecnologie e strategie di gestione aziendale più efficaci.

In più, attraverso project work e case study, gli studenti possono sviluppare ulteriormente quelle soft skills necessarie a incarnare il carisma e la determinazione riconoscibili nel ruolo di manager.

Al termine del percorso molti professionisti che hanno speso metà della loro carriera a lavorare sempre nella stessa azienda e nelle stesse mansioni, possono fare quel salto di qualità che attendono da tempo e posizionarsi sul mercato del lavoro con una carta in più da giocare, certi di essere presi in considerazione dalle realtà aziendali più affermate a livello nazionale.