La manutenzione degli arazzi è un’attività complessa che richiede conoscenze specifiche nel campo della conservazione dei tessuti storici. Questi manufatti, spesso realizzati tra il XV e il XIX secolo, sono certamente delle opere d’arte e altresì testimonianze di cultura materiale. Come prendersene cura? Approfondiamo meglio l’argomento.
Differenza tra manutenzione domestica e museale
La distinzione tra cura degli arazzi in casa e conservazione degli arazzi museali è determinante per garantire la corretta conservazione a lungo termine.
Nel contesto domestico, l’obiettivo principale è la prevenzione del deterioramento fisico e la limitazione dell’accumulo di polveri, senza interferire con la struttura originale del tessuto. La manutenzione arazzi domestica si concentra su ispezioni periodiche, controllo dell’ambiente e pulizia superficiale mediante aspirazione a bassa potenza e filtri HEPA.
Nell’ambito museale, al contrario, la conservazione arazzi museali prevede un approccio scientifico e documentato. Ogni intervento è preceduto da una valutazione diagnostica che analizza parametri come tensione del tessuto, densità dei fili, presenza di microfratture e depositi particellari. Le operazioni vengono eseguite in ambienti controllati, con monitoraggio costante di temperatura e umidità relativa, e seguono protocolli approvati da restauratori tessili qualificati.
Perché luce e umidità sono i principali nemici
Tra i fattori di degrado insidiosi per gli arazzi antichi, luce e umiditàspiccano quali principali responsabili del deterioramento delle fibre e della perdita cromatica.
L’esposizione prolungata alla luce, in particolare quella solare e quella proveniente da lampade con radiazioni UV, causa fotodegradazione: un processo di ossidazione che indebolisce la cellulosa e le proteine naturali dei filati (come la lana o la seta), rendendo il tessuto fragile e sbiadito. Per questo motivo, gli esperti consigliano di mantenere i livelli di illuminazione sotto i 50 lux per gli esemplari più delicati, utilizzando filtri UV e sistemi di illuminazione indiretta.
L’umidità agisce in modo diverso,in ogni caso pericoloso. Un’eccessiva umidità relativa (oltre il 60%) può favorire lo sviluppo di muffe e colonie fungine, mentre un livello troppo basso (inferiore al 40%) causa irrigidimento e rottura delle fibre. L’oscillazione continua di questi valori genera stress meccanici che compromettono la stabilità del tessuto. Per la manutenzione arazzi, è richiesto un equilibrio costante: temperatura intorno ai 18–20°C e umidità relativa tra il 45 e il 55%.
Tecniche di pulizia da evitare
La pulizia degli arazzi antichisi esegue con estrema cautela. Esistono infatti pratiche comuni che, seppur apparentemente innocue, possono causare danni irreversibili.
Tra le pratiche da evitare, si evidenziano le seguenti:
- lavaggi ad acqua o a secco con solventi commerciali;
- spazzolature energiche o battitura;
- uso di detergenti, spray o deodoranti.
La corretta manutenzione degli arazzi è fondamentale. In alcuni casi serve intervenire con restauri professionali come quelli che effettua Restauro Tessile Lombardo, affinché si possano gestire in maniera impeccabile.
La pulizia consigliata prevede un’aspirazione controllata, effettuata tramite micro-ugelli e filtri specifici, e sempre previa verifica dello stato di conservazione. Ogni intervento di manutenzione deve essere preceduto da un’analisi visiva e fotografica per individuare eventuali fragilità strutturali.
Quando serve l’intervento di un restauratore tessile
Nonostante una gestione accurata, gli arazzi storici possono manifestare segni di cedimento strutturale, lacerazioni o perdita di materiale. Anche in questi casi è necessario rivolgersi a un professionista del settore.
Il restauratore tessile opera seguendo protocolli conservativi che rispettano la reversibilità degli interventi e la compatibilità dei materiali. L’intervento di un restauratore non si limita al recupero estetico, bensì mira alla stabilizzazione strutturale del manufatto, garantendo la sua conservazione a lungo termine e la possibilità di esposizione in sicurezza.
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