Rafael Nadal ha compiuto un’impresa straordinaria vincendo il Roland Garros 2025 a 39 anni, dimostrando per l’ennesima volta che sulla terra rossa di Parigi è semplicemente ineguagliabile. In un torneo ricco di pathos, colpi di scena e svolte impreviste degne delle sorprese di crazy time Italia, lo spagnolo ha sconfitto in finale Jannik Sinner con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5, 6-2, davanti a un pubblico in visibilio.
Dopo più di un anno di problemi fisici e voci sul possibile ritiro, Nadal ha risposto con i fatti, tornando al Roland Garros per riscrivere la storia del tennis. Nessuno, nemmeno i suoi fan più ottimisti, si aspettava un rendimento di questo livello. Eppure, round dopo round, Nadal ha eliminato avversari di altissimo livello come Casper Ruud, Holger Rune e soprattutto Carlos Alcaraz in una semifinale epica durata oltre quattro ore.
In finale, Nadal ha trovato dall’altra parte della rete Jannik Sinner, astro nascente del tennis mondiale e nuovo numero 2 del ranking ATP. L’azzurro era in splendida forma, con un percorso netto che lo aveva visto superare Daniil Medvedev e Alexander Zverev senza perdere un set. Ma contro il Re della terra battuta, anche il miglior Sinner ha dovuto inchinarsi.
Il primo set è stato dominato da Nadal, che ha mostrato la sua classica combinazione di aggressività da fondo campo e intelligenza tattica. Nel secondo parziale, Sinner ha reagito con grande personalità, prendendo in mano il gioco e pareggiando i conti. Il terzo set, decisivo, è stato il più equilibrato. Sul 5-5, Nadal ha ottenuto un break fondamentale grazie a uno scambio spettacolare, e ha poi chiuso il set con un ace che ha mandato il pubblico del Philippe-Chatrier in delirio.
Nel quarto set, la fatica ha iniziato a farsi sentire per Sinner, mentre Nadal ha continuato a martellare con precisione chirurgica. Il 6-2 finale ha sancito una vittoria storica: il 15° Roland Garros in carriera, il 23° titolo Slam, e una consacrazione definitiva come leggenda del tennis mondiale.
Il pubblico parigino, tradizionalmente molto esigente, ha tributato a Nadal una standing ovation emozionante. Lacrime, applausi, cori e bandiere spagnole hanno avvolto la premiazione in un’atmosfera quasi irreale. Nadal, visibilmente commosso, ha dedicato la vittoria alla sua famiglia, al suo team e a tutti quelli che hanno creduto in lui anche nei momenti più bui.
Jannik Sinner, nonostante la sconfitta, ha confermato di essere uno dei giocatori più completi e promettenti del circuito. A 23 anni, l’azzurro ha raggiunto la sua prima finale a Parigi e ha dato filo da torcere al più grande di sempre sulla terra. Le sue parole post-partita sono state di grande maturità e rispetto: “Giocare contro Rafa in finale qui è un onore. Spero un giorno di poter tornare e vincere.”
Con la fine del Roland Garros, l’attenzione ora si sposta sull’erba di Wimbledon. Ma quanto accaduto a Parigi resterà nella memoria collettiva come l’ennesimo capolavoro di un uomo che ha ridefinito i limiti dello sport e dell’età. Rafael Nadal, ancora una volta, ha dimostrato che la leggenda non conosce tempo.
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