C5 Serie A – Saviatesta, Rondelli protesta: “Basta torti arbitrali, non siamo una vittima sacrificale”

MANTOVA – Il 4-4 contro la Sandro Abate ha lasciato strascichi polemici in casa Saviatesta. A far discutere è stata la direzione di gara che, a detta della società, ha nettamente penalizzato i biancorossi: «È vero che abbiamo un mezzo piede nella fossa – attacca il dg Cristiano Rondelli – , ma questo atteggiamento degli arbitri ci lascia molto perplessi. Come fa un direttore di gara a non vedere una parata del portiere fuori area? Anche la seconda ammonizione a Salas non ha ragione: perché a non ricordarsi che un minuto prima hai ammonito un giocatore (Salas) e subito dopo lo ammonisci per simulazione nonostante abbia invece subito fallo. Vorrei sapere nel caso del giallo al nostro giocatore qual era il fine di Salas di andare a cercare una simulazione in quella zona di campo? Non c’era ragione. Non era in area ed era in un punto in cui poteva tentare la conclusione. Tra l’altro – prosegue Rondelli – quando commette fallo Wilde, che è un giocatore esperto e astuto, si vede che si allontana. Allora dico che anche gli arbitri in campo devono essere in grado di captare le sensazioni e gli umori dei giocatori. L’atleta della Sandro Abate si era reso conto di aver fatto fallo. E tu arbitro, se hai un dubbio, devi guardare anche l’atteggiamento del giocatore che commette il fallo. Quell’episodio nello specifico – incalza il Dg – ci ha tagliato le gambe. Se dobbiamo retrocedere lo dobbiamo fare per nostri demeriti. Non con gli arbitri che vengono a Mantova trattandoci come vittima sacrificale dando per scontato che la partita non la possiamo vincere”.
Rondelli torna poi su un altro episodio, la parata fuori area del portiere ospite Vitiello dopo pochi istanti di gara: “Evidenzio anche il fatto che la Sandro Abate si è presentata al NeoLu con un solo portiere. Pensate cosa sarebbe potuto succedere se si fossero trovati a giocare per 38 minuti senza il proprio titolare… Di contro a noi hanno buttato fuori il giocatore più in forma e più pericoloso con una decisione totalmente incomprensibile. E questi episodi sono solo la punta dell’iceberg della direzione arbitrale, perché ci sono stati falli non fischiati, gialli quasi sistematici ai nostri giocatori e un calcione nettissimo rifilato a Cabeça a palla lontana che non è stato sanzionato. E’ inutile – tuona il dirigente biancorosso – che continuiamo a lavorare per cercare di conquistare una salvezza che per noi è una chimera se ogni settimana va così. Noi non protestiamo mai, siamo una società onesta verso gli avversari e i direttori di gara e ogni settimana riceviamo da chi ospitiamo i complimenti per il nostro operato. Adesso basta! Gli arbitri devono smettere di venire a Mantova e avere questo atteggiamento. Non siamo una vittima sacrificale”.

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