MANTOVA – L’ennesima sconfitta subita in campionato ha lasciato strascichi in casa Saviatesta Mantova e di fatto, seppur non matematicamente, ha allontanato in maniera pesante dalla quota salvezza la formazione biancorossa. A metterci sempre la faccia nei momenti di difficoltà è il direttore generale virgiliano Cristiano Rondelli: “Siamo demoralizzati perché nonostante sapessimo delle difficoltà che avremmo incontrato nella massima serie non pensavamo che già a gennaio saremmo stati in una situazione così complessa. Come società ci siamo incontrati e abbiamo deciso di proseguire con una linea ben definita, anche in caso di retrocessione – che ad oggi è assai possibile anche se non ancora matematica – e anche se il prossimo anno vorrebbe dire affrontare la serie A2 Elite. Allo stesso tempo abbiamo ragionato sulla possibilità, che forse diventa una necessità, di un’ottimizzazione già a partire da questa stagione. Penso che sia importante avere una rosa a disposizione pronta sia per questo finale di campionato sia per il per il prossimo anno e per quelli a venire. Il nostro club ha un settore giovanile che è florido e saldamente radicato sul territorio. Stiano assolutamente tranquille le famiglie dei nostri tesserati – ha precisato Rondelli – perché il Mantova Calcio a 5 andrà avanti, soprattutto per loro anche nei prossimi anni. Il 13 giugno festeggeremo i dieci anni di fondazione della società e faremo di tutto per arrivarci nel modo giusto per un evento per noi così significativo. Dieci anni che hanno visto cinque anni di assoluti successi e cinque in cui abbiamo fronteggiato evidenti difficoltà. Ma nella vita sportiva di un club, ci sono alti e bassi che non si valutano nell’immediato, bensì nel corso della sua storia. Di sicuro quest’anno, la fortuna non ci sta sorridendo. Basti pensare all’infortunio di Misael contro la Came o alla gara di sabato in cui abbiamo preso due traverse, un palo e sbagliato un calcio di rigore. Una buona dose di sfortuna – ammette il DG del Saviatesta – che forse ci ha fatto capire che questa è una stagione storta”.
Rondelli torna poi sul concetto di ‘ottimizzazione’: “In questi giorni e queste settimane cercheremo di capire quali giocatori possono fare al caso nostro per la seconda parte di campionato ed eventualmente per la prossima annata. Non escludo scambi di giocatori che non hanno più stimoli nello stare a Mantova per andare a prendere atleti che potrebbero invece essere più funzionali anche in chiave futura. Ribadisco che il proseguire la nostra storia sportiva è assodato, chiaramente con un occhio particolare al budget a disposizione e al bilancio, perché non possiamo dimenticare che il Mantova Calcio a 5 è pur sempre una piccola società dilettantistica che vive di sponsorizzazioni e aiuti da parte di chi crede in questo progetto. Non dobbiamo disperdere assolutamente – conclude Rondelli – quel grande patrimonio di appassionati, tifosi e tesserati, che in questo momento ci segue con passione ed è parte integrante del mondo Mantova Calcio a 5, Dobbiamo arrivare a festeggiare il compleanno della nostra società come merita. Il Mantova Calcio a 5 è vivo e vegeto e sta lavorando per costruire qualcosa di ancora più solido che duri nel tempo”.