MANTOVA – La città di Mantova ha reso onore ai Martiri di Belfiore attraverso due commemorazioni, nell’anno in cui la scultura del “Genio dell’Umanità” di Pasquale Miglioretti festeggia il suo 150° “compleanno”. Il Monumento, infatti, è stato inaugurato in piazza Sordello il 7 dicembre 1872. Venne smantellato e smembrato nel 1930, per volontà delle autorità fasciste locali, e nel 2002 è stato ricomposto nel suo aspetto originale e collocato nella Valletta di Belfiore.
La prima cerimonia, dunque, si è svolta nella sala Consiliare del Comune di Mantova che ha visto la partecipazione di una cinquantina di studenti, dei Licei Linguistico Virgilio e Scientifico Belfiore, i quali hanno proposto delle letture e degli elaborati multimediali per celebrare i Martiri di Belfiore, ma anche per riflettere su alcune tematiche quali razzismo e diritti umani. Per il Virgilio erano presenti 13 studenti della classe 4DL, accompagnati dalla vicepreside Alessandra Maria Giovanardi. Mentre per il Belfiore le classi 3°A e 3°G, per un totale di 44 alunni e alcuni insegnanti accompagnatori, tra cui la dirigente scolastica Cristina Patria e il professore Roberto Melli. I giovani sono stati accolti e salutati in Municipio dal presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti che ha ricordato ai giovani i valori della libertà e della democrazia. Presenti anche autorità locali tra cui il vicario del prefetto Giorgio Spezzaferri e monsignor Giancarlo Manzoli per la Diocesi di Mantova.
Come di consueto, poi, la cerimonia ufficiale con le autorità civili, militari e religiose locali si è tenuta nella Valletta di Belfiore. Schierati attorno al Monumento del “Genio dell’Umanità”, oltre a vari cittadini, anche associazioni combattentistiche e d’arma. Alla commemorazione hanno partecipato anche i giovani studenti dell’Istituto Fermi e del Liceo Belfiore.
Dopo l’Inno d’Italia, la cerimonia è stata aperta dal professor Rodolfo Signorini, che ha ricordato la storia ed il sacrificio dei Martiri. E’ stato celebrato il sacrificio di Don Giovanni Grioli, Don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli, Carlo Poma, Don Bartolomeo Grazioli, Carlo Montanari, Tito Speri, Pietro Frattini e Pier Fortunato Calvi, patrioti italiani che a metà dell’800 furono impiccati (tranne Grioli che fu fucilato) su volere dell’occupante impero austriaco, per ordine del governatore generale del Lombardo-Veneto, il feldmaresciallo Radetzky.
“I Martiri di Belfiore – ha detto il presidente del consiglio comunale Allegretti – furono una avanguardia di patrioti disposti a rischiare la vita in ogni istante. Non si può comprendere l’efficacia del loro operato e l’amore da cui vennero circondati se non si attribuisce il giusto peso, il giusto significato, a quel sentire comune che superando le singole appartenenze rifletteva una coscienza ormai generale. La città di Mantova, 170 anni dopo, ricorda i Martiri con deferenza e rispetto. Uomini che andarono incontro alla morte a fronte alta, con lo sguardo fiero ed il passo sicuro, nella assoluta certezza che il proprio supremo sacrificio fosse un tributo accettabile di fronte all’ideale di libertà e giustizia; all’ideale di patria, di cui erano portatori. Non dimentichiamo”.
La cerimonia si è chiusa con l’Inno del Piave e la deposizione della Corona d’alloro sul Monumento di Miglioretti dedicato ai Martiri.
E’ seguita, infine, una breve commemorazione da parte delle autorità cittadine presso il cippo in memoria di Pier Fortunato Calvi, in strada Cipata a Lunetta, con la deposizione di una corona d’alloro.