Mantova destinerà più del 10% del patrimonio immobiliare al contenimento del disagio abitativo

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MANTOVA – La giunta di Mantova ieri ha approvato il nuovo regolamento per l’accesso e la permanenza nei servizi abitativi transitori. E’ stata recepita la “Disciplina regionale dei servizi abitativi” che, per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali, soggette a procedure esecutive di rilascio degli immobili adibiti ad uso di abitazione e per ogni altra esigenza connessa alla gestione delle situazioni di grave emergenza abitativa, nei Comuni ad alta tensione abitativa, chiede ad Aler e ai Comuni di destinare una quota del proprio patrimonio abitativo a servizi abitativi transitori, nell’ambito del piano triennale dell’offerta abitativa pubblica e sociale. La quota è fissata indicativamente nella misura del 10% delle unità abitative disponibili, ma i Comuni possono superarla e il Comune di Mantova prevede di farlo. Tali unità abitative sono assegnate ai nuclei familiari in possesso dei requisiti per l’accesso ai servizi abitativi pubblici per una durata massima di 5 anni. Il nuovo regolamento tiene conto anche delle disposizioni regionali contenute nella “Disciplina della programmazione dell’offerta abitativa pubblica e sociale e dell’accesso e della permanenza nei servizi abitativi pubblici” con la quale è stata definita la programmazione dell’offerta abitativa pubblica e sociale e sono state dettate le procedure, i criteri e le condizioni per l’accesso e la permanenza nei servizi abitativi pubblici.

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