Virgilio d’Oro, consegnate le 8 edicole 2021-2022. Franchini: “Date la benemerenza postuma anche a De Donno”

MANTOVA – Consegnate questa sera le otto benemerenze della città di Mantova. Il prestigioso riconoscimento viene conferito a quelle “eccellenze” mantovane che hanno fatto grande il nome di Mantova in vari settori, dalle scienze allo sport, alla cultura, passando anche per il volontariato. La cerimonia del Virgilio d’Oro 2021 e 2022 si è tenuta nella sala conferenze del Conservatorio “Lucio Campiani” in presenza del consiglio comunale (l’anno scorso non si è potuto tenere la manifestazione a causa del Covid). Sono stati premiati il teatro e la cultura, la difesa del posto di lavoro, la ricerca medica e il coraggio della plasmaterapia. Quattro riconoscimenti riguardano il 2021 e altrettanti il 2022.

Virgilio d’oro 2021: chi sono i premiati e le motivazioni

Lucia Vincenti, volontaria della Caritas.
Motivazione: “Attiva da decenni nelle molteplici attività riservate alle persone più fragili, si è adoperata e si adopera, attraverso il proprio impegno sociale, per dare una speranza e un concreto aiuto a coloro che spesso si trovano ai margini del nostro vivere quotidiano”.
“Pensiamo con il nostro lavoro di aver aperto le porte della città. Io spero che questa porta possa sempre rimanere aperta. Ringrazio tutti i miei colleghi perchè non siamo un “io” ma siamo un “noi” – ha commentato Lucia Vincenti

Fortunato Ortombina, Sovrintendente del teatro La Fenice di Venezia.
Motivazione: “Protagonista di un percorso virtuoso nella cultura italiana. Muove i primi passi nello studio della musica al Conservatorio di Mantova, conseguendo negli anni risultati accademici di altissimo prestigio. Docente alla facoltà di Musicologia presso l’Università di Pavia. E’ oggi Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro La Fenice di Venezia”.
“Grazie di cuore. Fa piacere ricevere una benemerenza come questa perchè i servizi che noi facciamo lo facciamo al servizio di una città. 50 anni fa era il mio primo anno conservatorio al Campiani. Per cui è ancora più emozionante. Un ringraziamento va alla mia famiglia” – ha commentato Ortombina.

Massimo Franchini, direttore dell’immunoematologia dell’ospedale Carlo Poma. Motivazione: “Medico del dipartimento di Medicina Trasfusionale ed Ematologia di Mantova. Durante la prima crisi pandemica, in assenza di cure certe, si attivava senza risparmio con i propri colleghi, nella possibilità di sfruttare plasma umano a fini terapeutici. Tale iniziativa permise di gestire con buoni risultati diversi casi di infezione da Covid 19”.
“Sono molto grato di questo riconoscimento, questa sera è un misto di felicità e tristezza perchè avrebbe dovuto essere qui con me Giuseppe De Donno. Abbiamo lavorato insieme ed ha dato, nella prima ondata della pandemia, la speranza a tante persone. Da qui faccio una richiesta alle tante autorità presenti, quella di dare a De Donno la benemerenza che non è riuscito ad ottenere in vita” – il commento di Franchini.

Rappresentanti Lavoratori Corneliani.
Motivazione:
“Le lavoratrici e i lavoratori della Corneliani. “Hanno lottato diversi mesi per la loro attività in un’azienda con un brand conosciuto in tutto il mondo. Rivendicando in modo costruttivo e solidale; con determinazione e spirito di unità la qualità del proprio impegno e il diritto a rimanere in azienda salvando il posto di lavoro”.
“Lo dedichiamo e tutto il mondo del lavoro che è molto spesso bistrattato, noi abbiamo dimostrato che uniti ce la si può fare” – hanno commentato le due rappresentanti

Le assegnazioni del Virgilio d’Oro 2022

Francesca Campogalliani, presidente dell’accademia teatrale Campogalliani.
Motivazione: “Attrice, insegnante e costumista, dal palco del Teatrino di Palazzo d’Arco, ha mantenuto e negli anni rinnovato l’Accademia, che grazie a lei dal 2003 è anche Scuola di Teatro. L’Accademia Campogalliani ha scaldato i cuori e coinvolto intere generazioni di mantovani fra lacrime e risate, portando il nome della nostra città in Italia e all’estero”.
“Dedico questo riconoscimento a mio nonno Francesco, a mio padre Ettore, alla mia famiglia e alla Campogalliani che ha sempre fatto parte della mia vita. Con commozione e gioia e un solo dolore. La mancanza di mio marito e di tante figure importanti nella nostra vita teatrale. Siamo la compagnia più vecchia d’Italia. Io sono fanalino di coda ma la Campogalliani brilla come una stella” – il commento di Francesca Campogalliani

Gian Maria Erbesato, ex conservatore di Palazzo Te.
Motivazione “Uomo di profonda cultura classica, è stato per Mantova un fulcro incrollabile intorno a cui hanno ruotato le più importanti istituzioni cittadine. Fra gli ideatori del Centro Internazionale di Palazzo Te e suo curatore fin dal 1973. Si è occupato della creazione del Museo Civico di San Sebastiano, delle collezioni della Fondazione Banca Agricola e, del Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”. Ha donato alla città la propria ispirazione artistica con progetti di conservazione e restauro e la sua raffinata ricerca estetica lo ha reso conosciuto e apprezzato nel mondo dell’arte”.
“Sono felice e onorato di ricevere questo riconoscimento. Purtroppo non posso essere presente per motivi di salute, ritirerà il premio mia moglie” – ha commentato

Giancarlo Malacarne, storico e direttore della rivista Civiltà Mantovana.
Motivazione: “Raffinato narratore e indomito studioso di documenti. A lui si deve una conoscenza approfondita e puntuale della storia dei Gonzaga, osservati durante i secoli nei loro aspetti più quotidiani e familiari: dalla passione per i cavalli alla caccia, fino alle feste e ai vestiti. Lo studio del cibo e dei singoli alimenti che si trovavano sulla mensa del principe è una delle sue grandi passioni, così come lo è l’araldica e la simbologia che essa nasconde”.
“Ringrazio il Sindaco per questa benemerenza. Lo dedico alla mia famiglia, a mia moglie e mia figlia e mia nipote. Sono emozionato, dopo centinaia di conferenze sono senza parole. Grazie a tutti” – Il commento di Malacarne.

Domenico Morandi, ricercatore esperto dei soldati dispersi in Russia.
Motivazione: “Instancabile ricercatore dei molti soldati italiani dispersi nella Campagna di Russia, tra cui diversi mantovani. In anni di contrapposizione tra i due blocchi è riuscito a gettare un ponte tra due mondi contrapposti, e spesso inconciliabili. Animato dall’unico proposito di dare degna sepoltura alle vittime di una guerra folle”.
“Dai campi di prigionia sovietici solo il 14% è tornato a casa. Dedico questo riconoscimento a tutti quei ragazzi che hanno dato la vita per andare in guerra. E’ un momento di memoria struggente e straziante” – il commento di Morandi.

 

La decisione finale per l’assegnazione delle onorificenze civiche è stata presa dopo un’attenta e ponderata valutazione dei curricula delle varie candidature arrivate in Municipio, da parte della Commissione, composta dal presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, dai due vicepresidenti Fabio Madella ed Eugenio Anceschi, e dal sindaco Mattia Palazzi.